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Istat, torna a crescere l’export verso i paesi extra UE

Aumento trainato soprattutto dalle vendite verso Cina e Svizzera

Economia, Macroeconomia
Istat, torna a crescere l’export verso i paesi extra UE
(Teleborsa) - Dopo la battuta d’arresto di ottobre, a novembre l’export verso i paesi extra Ue registra un nuovo aumento congiunturale, cui contribuisce soprattutto la crescita delle vendite di beni intermedi e beni di consumo non durevoli (per circa 3 punti percentuali). Anche su base annua, l’export torna a crescere sostenuto principalmente dagli aumenti delle vendite di beni intermedi e beni strumentali. Lo rileva l'Istat spiegando che la crescita dell’export è "trainata soprattutto dalle vendite verso Cina e Svizzera (l’incremento dell’export verso questi due paesi contribuisce per circa 3,5 punti percentuali all’incremento tendenziale complessivo).

Per l’import, il rialzo su base mensile è spiegato soprattutto dall’aumento degli acquisti di beni strumentali (per 3 punti percentuali); il ridimensionamento del calo tendenziale, dal forte aumento degli acquisti di beni intermedi che contrasta la drastica caduta delle importazioni di energia.

Nel trimestre settembre-novembre 2020, rispetto al precedente, l’export cresce del 10,8%; la crescita, generalizzata, è più sostenuta per energia (+14,5%), beni di consumo durevoli (+13,8%) e beni strumentali (+13,7%). Nello stesso periodo, l’import aumenta su base congiunturale del 3,0%, con gli incrementi maggiori per beni di consumo durevoli (+10,3%) e beni intermedi (+10,2%). In calo le importazioni di beni di consumo non durevoli (-7,0%) ed energia (-2,5%).

La stima del saldo commerciale a novembre è pari a +6.677 (era +5.432 milioni a novembre 2019). Diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +8.238 milioni per novembre 2019 a +8.148 milioni per novembre 2020).

A novembre l’export è in forte aumento su base annua in particolare verso Cina (+35%), paesi MERCOSUR (+17,8%), Svizzera (+12,8%) e Stati Uniti (+4,7%). Diminuiscono le vendite verso paesi OPEC (-20,9%), Giappone (-13,3%) e Russia (-4%). Gli acquisti da Russia (-47,4%), India (-14,8%), Regno Unito (-13,4%), Turchia (-13,2%) e Stati Uniti (-12%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. In deciso aumento gli acquisti da Cina (+14,3%) e Svizzera (+7,1%).

Sempre a novembre, per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che l’export aumenti del 3,1% su base mensile e dell’1,4% su base annua. L’import registra un aumento sul mese del +3,3% e una flessione sull’anno pari a -6,4%. Il saldo commerciale è pari a +5.289 milioni (era +4.190 milioni a novembre 2019).
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