(Teleborsa) - La decisione della Francia di
bloccare, al momento per 48 ore, i
trasporti via terra e dei traghetti, oltre allo
stop dei voli di diversi Paesi europei, per la nuova variante britannica del Covid,
mette a rischio oltre 9,3 milioni di euro di cibo e bevande Made in Italy che vengono esportate in media ogni giorno in Gran Bretagna, secondo un'analisi della Coldiretti.
L'impatto potrebbe essere consistente, se si considera che il
Regno Unito è al quarto posto tra i partner commerciali dell'Italia per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti. Le esportazioni agroalimentari italiane in Gran Bretagna sono in leggero aumento anche nel 2020 nonostante le difficoltà generate dalla pandemia per la tendenza ad accumulare scorte ed evitare – sottolinea la Coldiretti – l’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi e doganali per effetto della Brexit.
Se complessivamente le esportazioni agroalimentari italiane hanno raggiunto nel 2019 il valore di oltre 3,4 miliardi di euro dopo il
vino, che complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 771 milioni di euro, spinto dal Prosecco Dop, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti ci sono – continua la Coldiretti – i
derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della
pasta, dei
formaggi e dell’
olio d’oliva. Importante anche il flusso di
Grana Padano e Parmigiano Reggiano per un valore attorno ai 85 milioni di euro.