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Bank of Japan, verbali politica monetaria rivelano massimo sostegno a politica accomodante

Finanza
Bank of Japan, verbali politica monetaria rivelano massimo sostegno a politica accomodante
(Teleborsa) - Nonostante la ripresa da "uno stato di grave depressione" l'economia europea potrebbe diventare nuovamente stagnante e le politiche fiscali dei vari Paesi potrebbero essere ritirate troppo presto, con il rischio di un "baratro fiscale" nonostante il prolungarsi della crisi da coronavirus. Sono le previsione per l'area UE che emergono dai verbali delle riunioni di politica monetaria della Bank of Japan tenutesi a fine ottobre.

Nel corso del meeting, i membri della BOJ hanno concordato che, con la diminuzione dell'impatto del Covid a livello globale, si prevede che l'economia giapponese continui a migliorare. Sebbene vi fossero grandi incertezze sulle prospettive future, il Covid-19 "non si diffonderà di nuovo su una scala così ampia che sarebbe necessario ripristinare le misure di salute pubblica ad ampio raggio", con un conseguente grande impatto seull'economia.

Per quanto riguarda la politica monetaria, la maggior parte dei membri ha condiviso il riconoscimento che le tre misure di allentamento monetario, vale a dire il Programma speciale per sostenere il finanziamento in risposta al nuovo Coronavirus, una disposizione ampia di fondi in yen e valuta estera senza fissare limiti massimi e acquisti attivi di attività come gli ETF, avevano esercitato gli effetti desiderati. Hanno poi osservato che era opportuno che la Banca continuasse a sostenere i finanziamenti, principalmente delle imprese, e mantenesse la stabilità sui mercati finanziari attraverso le tre suddette misure di allentamento monetario.

Per quanto riguarda il controllo della curva dei rendimenti, i membri sono stati d'accordo sul riconoscere che la curva dei rendimenti dei bond governativi è stata mantenuta a un livello uniforme e coerente con le linee guida per le operazioni di mercato.

Le raccomandazioni che emergono dai rapporti dell BOJ sono, in primo luogo, per il tasso di interesse a breve termine, al quale si applicherebbe un tasso di interesse negativo di meno 0,1% nei conti correnti detenuti dalle istituzioni finanziarie presso la Banca. In secondo luogo, per quanto riguarda il tasso di interesse a lungo termine, la Banca acquisterà una quantità necessaria di bond senza fissare un limite, in modo che i rendimenti dei bond governativi a 10 anni rimarranno intorno allo 0%. Così facendo, i rendimenti potrebbero salire e scendere in una certa misura principalmente a seconda dell'andamento dell'attività economica e dei prezzi.

Per quanto riguarda la sua futura condotta di politica monetaria, i membri della BOJ hanno condiviso l'opinione che la Banca avrebbe continuato con il QQE (Quantitative e Qualitative Monetary Easing) e il controllo della curva dei rendimenti, per raggiungere l'obiettivo di stabilità dei prezzi del 2%, fintanto che fosse stato necessario.
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