(Teleborsa) - E' scattato il
countdown per l'accordo sulla Brexit, che potrebbe essere annunciato oggi, prima di Natale, risolvendo in extremis l'impasse in vista dell'uscita del Regno Unito dalla UE il prossimo 1° gennaio. Scampato il temutissimo rischio No-Deal, che ha scosso i mercati in parallelo alla pandemia di Covid-19.
La
schiarita c'è stata nella
tarda serata di ieri, quando fonti vicine alle trattative hanno annunciato che
oggi sarebbe stato annunciato l'accordo, sul quale erano da mettere a punto solo gli ultimi dettagli. I lavori delle due task force, riunite sin da ieri a Bruxelles, sono andati avanti per ore.
"Il
lavoro sulla Brexit continuerà
per tutta la notte. A questo punto, si consiglia di dormire un po' a tutti gli osservatori della Brexit. Si spera che domani mattina inizi presto...", ha twittato
Eric Mamer, portavoce della Presidente Ursula von der Leyen.
Trovata la quadra sui
due temi chiave:
parità di condizioni (level playing field) e
pesca. Proprio quest'ultima ha tenuto per lungo tempo bloccati i negoziati, anche dopo l'incontro fra la numero uno di Bruxelles, Ursula von der Leyen ed il Premier britannico Boris Johnson, dal momento che sulla questione c'era una forte resistenza del Presidente francese Emmanuel Macron.
La ripartizione delle
quote sulla pesca nelle acque britanniche, in realtà, aveva un valore di circa
750 milioni di euro, una voce molto piccola rispetto al valore complessivo dell'accordo commerciale che vale decine di miliardi di euro. Su questo punto le posizioni erano davvero lontane:
Londra chiedeva un diritto esclusivo entro le 12 miglia nautiche dalla propria costa e, oltre quella distanza, una ripartizione dei diritti sul pescato a suo netto vantaggio nella
proporzione 80-20 percento. In più, il governo britannico pretendeva un
prelievo sul pescato dei pescherecci europei de
l 60%, lontanissimo dal 15-18% inizialmente proposto da
Bruxelles e poi arrivato al
25% con l'ultima sofferta bozza di proposta.