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Matera capitale cultura 2019, Corte dei Conti: "su fondi quadro in chiaro scuro"

Cultura, Economia
Matera capitale cultura 2019, Corte dei Conti: "su fondi quadro in chiaro scuro"
(Teleborsa) - La Sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti ha approvato, con delibera n. 56/2020 l'indagine in merito ai flussi finanziari legati all'evento di "Matera – capitale della cultura 2019". In particolare sotto la lente di ingrandimento dell'organo di controllo sono finiti i fondi utilizzati per il funzionamento della fondazione "Matera 2019" e quelli connessi alla riscossione dell’imposta di soggiorno.



Come spiega la Corte dei Conti in una nota, dall’analisi è emerso "un quadro in chiaroscuro". La magistratura contabile ha accertato "criticità nella utilizzazione dello strumento della 'fondazione di partecipazione' per la gestione degli eventi connessi" alla nomina di Matera come capitale europea della cultura, "nonché dei finanziamenti pubblici ad essa assegnati, riconducibili anche alla natura atipica di tale strumento organizzativo".

In particolare, la Corte dei Conti ha riscontrato la mancanza di un puntuale controllo esterno sull’attività della fondazione, sulla gestione dei fondi, sul costo del personale dirigenziale e dei contratti dalla stessa stipulati anche con riferimento alle assunzioni effettuate. La Fondazione, osserva la Corte, ha fruito di fondi pubblici che, "nel caso di specie, ammontano a circa 50 milioni di euro e, dunque, di poco inferiori a quanto preventivato nel dossier di presentazione della candidatura: vi sono però consistenti differenze quanto alla ripartizione degli oneri sostenuti dai vari enti erogatori".

La gran parte delle spese sono infatti ricadute sullo Stato per un ammontare triplo a quanto preventivato (più di 33 milioni di euro), mentre la Regione ha contribuito meno della metà di quanto previsto (11 milioni). Solo il Comune di Matera si è tenuto in linea con le previsioni (oltre 5 milioni di euro). All’interno di tali somme, precisa la Corte dei Conti, quelle sostenute per "progetto, promozione e marketing" ammontano ad €. 46.336.220,95 (a fronte dei preventivati €.45.570.866,00), mentre quelle per il solo funzionamento della fondazione ammontano ad €.3.688.599,60".

Ugualmente, conclude la nota, risulta "acclarata la deficitarietà del sistema di accertamento e riscossione della tassa di soggiorno dovuta al Comune di Matera a causa del perdurante mancato approntamento da parte dell’ente e, segnatamente, dell’Ufficio tributi di un sistema telematico diretto di rilevazione dei soggetti obbligati al pagamento e al tempestivo riversamento della tassa versata".
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