(Teleborsa) - Nel 2018 in Italia erano attive poco più di 6mila
partecipate pubbliche nell'industria e nei servizi che hanno dato lavoro a 887mila addetti. È quanto ha rilevato
Istat in un report dedicato pubblicato oggi. In leggera flessione (-3,6%) il numero di imprese attive partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale rispetto al 2017, mentre il numero degli
occupati è cresciuto del 4,7%.
Sono aumentano del 10,5%, invece, le partecipate pubbliche degli altri settori, quali imprese agricole, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche. Complessivamente sono state invece
8.510 le
unità economiche partecipate e 924.068 occupati.
La
dimensione media delle 6.085 imprese attive partecipate, operanti nei settori tipici dell’economia di mercato dell’industria e dei servizi, è di 146 addetti, valore che sale a 406 per le società per azioni.
Società per azioni che è la forma giuridica del 30% delle partecipate e rappresentano l'83,7% degli occupati. Il 43,5% è organizzato invece in società a responsabilità limitata (9,1% degli addetti), il 18,2% in Consorzi di diritto privato e altre forme di cooperazione tra imprese (2,6% degli addetti), il 6,1% è composto da società cooperative (3,1% di addetti). Infine, il rimanente 2,1% include aziende speciali, aziende pubbliche di servizi, Autorità indipendenti ed Enti pubblici economici (1,4% di addetti).
Il 58,9% delle imprese attive è partecipato da soggetti pubblici per una quota di partecipazione superiore al 50% (condizione che le definisce “
controllate”), con un peso in termini di addetti pari al 66,3%. Il 15,4% è partecipato invece per una quota di capitale compresa tra il 20% e il 50% (4,4% in termini di addetti), il 25,7% per una quota di capitale inferiore al 20% (29,3% di addetti). Il
Ministero dell’Economia e delle Finanze si conferma l’ente più rilevante: controlla oltre il 53,8% degli addetti delle imprese a controllo pubblico.
Lo il rapporto Istat ha rilevato che negli ultimi anni il numero di imprese attive a partecipazione pubblica si è ridotto notevolmente, con una
flessione del 19,7% rispetto al 2012. Come anticipato, tra il 2017 e il 2018 la riduzione è del 3,6%, con variazioni che oscillano a
livello territoriale tra il -6,7% del Centro e il -3,6% del Sud. Anche il numero di imprese a controllo pubblico continua a decrescere: rispetto al 2017 infatti si riducono del 4% mentre il numero di addetti diminuisce del 7%.
Il
valore aggiunto per addetto delle controllate pubbliche cresce del 3,7% sul 2017, raggiungendo i 100.706 euro contro i 48.020 euro del totale imprese dell’industria e dei servizi.
I settori più rilevanti si confermano la
fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata che realizza il 66,1% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (65,3% nel 2017), quello della
fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento con il 60,8% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (62,1% nel 2017) e quello relativo all’
attività estrattiva, con un valore aggiunto pari al 66,8% contro il 71,7% del 2017.