(Teleborsa) - I
nuovi dazi sul vino europeo che gli Stati Uniti
hanno imposto oggi non comprendono quello italiano, il cui export negli USA vale
1,5 miliardi di euro, secondo la Coldiretti. L'Office of the U.S. Trade Representative ha infatti scelto di colpire
vini e cognac francesi e tedeschi all'interno della disputa aperta tra USA ed Europa per gli aiuti concessi, rispettivamente, a
Boeing e
Airbus.
Il vino italiano, il cui
export è in leggero calo del 5% quest’anno, è stato salvato ancora una volta dai dazi americani che invece si sono accaniti di nuovo nei confronti della
Francia che è il principale concorrente del Made in Italy su quel mercato, ha sottolineato la Coldiretti. Gli Stati Uniti sono il principale consumatore mondiale di vino e l’Italia è il loro primo fornitore con gli americani che apprezzano tra l’altro il
Prosecco, il Pinot grigio, il Lambrusco e il Chianti, che a differenza dei vini francesi erano scampati anche alla prima black list scattata ad ottobre 2019.
A far scattare la nuova ritorsione, precisa la Coldiretti, sono state le
tariffe aggiuntive europee entrate in vigore il 10 novembre scorso sui prodotti USA del 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate americane insieme a trattori, consolle e video giochi.
"Con l’elezione del nuovo presidente USA
Biden occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed
evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia", ha affermato il presidente della Coldiretti
Ettore Prandini.(Foto: Per gentile concessione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano)