(Teleborsa) - Anche
nel 2020 sono stati erogati
oltre 3 miliardi di euro al
settore agricolo attraverso i
Programmi di sviluppo rurale, cofinanziati dall'Unione europea con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). E' quanto annunciato dal
Ministero dell'Agricoltura, secondo cui si tratta di
interventi "rilevanti" destinati al sostegno di investimenti per la
transizione digitale ed ecologica.
Nel
periodo 2014-2020 erano disponibili
20,9 miliardi di euro, di cui oltre un quarto (il 27,3%) destinati ad investimenti per innovazioni dei processi produttivi, quasi un quarto (il 22,1%) a sostegno delle imprese agricole virtuose dal punto di vista ambientale (in particolare agricoltura biologica), il 7,8% riservato a imprese agricole operanti in aree montane e svantaggiate, il 7,1% a sostegno dei giovani agricoltori, il 7% per indennizzare gli agricoltori danneggiati da calamità naturali conseguenti ai cambiamenti climatici.
Alla fine del 2020, sono stati utilizzati complessivamente
12,1 miliardi di euro (il 58% dei fondi assegnati all'Italia), gli altri 9 miliardi potranno essere utilizzati nei prossimi 3 anni. Guardando al trend di spesa degli ultimi anni, il settore dello sviluppo rurale ha impiegato risorse per
circa 3 miliardi all'anno: 3,19 miliardi nel 2018, 3,03 miliardi nel 2019, 3,05 miliardi nel 2020.
Fra le a
ree più attive la Provincia autonoma di
Bolzano, il
Veneto e la
Valle d'Aosta, mentre i ritardi maggiori si riscontrano al Sud.