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Covid-19, Palazzo Chigi: "Si accelera su vaccini. Italia seconda in Europa"

Ad oggi nel nostro Paese somministrate 190mila dosi del siero Pfizer/BioNTech

Economia, Salute e benessere
Covid-19, Palazzo Chigi: "Si accelera su vaccini. Italia seconda in Europa"
(Teleborsa) - "Sulla somministrazione dei vaccini la macchina organizzativa sta accelerando e, nel giro di poche settimane, viaggerà a pieno ritmo". È quanto assicurano da Palazzo Chigi rispondendo alle polemiche di questi giorni sui ritardi nel piano nazionale di vaccinazione.

Dall'ultimo report della struttura commissariale, aggiornato alle 17.45, in Italia risultano essere state somministrate 191.011 dosi del vaccino Pfizer/BioNTech, il 39,8% delle 479.700 consegnate ad oggi con una copertura pari allo 0,45% dei 42 milioni di italiani in questo momento vaccinabili (166.364 operatori sanitari; 14.864 personale non sanitario; 9.783 ospiti delle Rsa). "Solo nella giornata di ieri, – spiegano da Palazzo Chigi – con tutte le Regioni che hanno avviato la campagna, sono state somministrate oltre 65mila dosi, un dato record nell'ambito dell'Unione Europea". Dati che fanno dell'Italia il secondo Paese europeo per dosi somministrate. Davanti all'Italia solo la Germania, arrivata ieri a quota 316.962 somministrazioni, (che, tuttavia, – fa notare la presidenza del Consiglio – "ha potuto contare su una dotazione iniziale superiore".

Attualmente sono ancora nelle celle frigorifere sei dosi su dieci delle prime 479.700 arrivate in Italia, anche per le difficoltà a reclutare somministratori. Da gennaio dovrebbero iniziare ad arrivarne 15mila e domani in un vertice tra il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, il ministro della Sanità, Roberto Speranza, le Regioni e il commissario Arcuri sarà affrontato proprio il tema degli operatori da dedicare ai vaccini. Intanto, con aerei e tir è iniziata la consegna nei 293 centri vaccinali della seconda tranche da 470mila fiale di Pfizer/BioNTech, non senza difficoltà per il sovraccarico di richieste alle case farmaceutiche.

"Preoccupano i ritardi, è arrivato solo il 40% delle dosi attese", ha avvertito Alessio D'Amato, assessore alla Sanità del Lazio, che ha annunciato di aver utilizzato il 70% dei vaccini disponibili, il tasso più alto fra le regioni. A livello regionale non decolla la campagna in
Calabria, ultima in classifica al 6%, Sardegna (7,5%) e Molise (12%). Poco meglio fa la Lombardia (14%), nonostante abbia il maggior numero di punti di somministrazione, 65 fra cui quello di Pavia in cui nei giorni scorsi sono arrivate da Roma le siringhe sbagliate e si è fatto ricorso alle scorte dell'ospedale, che solo oggi ha ricevuto quelle di precisione da 1 millimetro.

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