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Recovery plan, si lavora per accogliere le richieste di Italia Viva e PD

In fase di definizione una terza bozza del piano con cui l'Italia intende spendere i fondi europei

Economia, Politica
Recovery plan, si lavora per accogliere le richieste di Italia Viva e PD
(Teleborsa) - È probabile che se la crisi di governo rientrerà, arriverà anche la terza bozza del Recovery plan, ovvero del piano con cui l'Italia intende spendere i fondi europei per l'emergenza in arrivo nei prossimi mesi. In queste ore infatti il governo sta lavorando per accogliere parte delle richieste di Italia Viva e PD.

La vittoria più grande per il partito fondato da Matteo Renzi sembra essere la cancellazione dei 2,5 miliardi destinati al Centro nazionale di ricerca e sviluppo in cybersicurezza, già inserito da Conte in Legge di bilancio con il nome di Istituto italiano di cybersicurezza, senza avvertire i vertici delle agenzie di intelligence AISE e AISI. Si tratta ancora sulla delega sui servizi segreti, anche se non è detto che Conte sia disposto a cederla.

Sulla sanità si sarebbe trovato un compromesso tra la richiesta di Renzi di utilizzare parzialmente i soldi del MES, il prestito europeo dedicato al comparto sanitario, che spetterebbero all'Italia e la somma iniziale di 9 miliardi che il governo aveva stanziato. Quest'ultima salirebbe a 15 miliardi, grazie a un accorpamento di fondi previsti per edilizia, digitalizzazione e territorio.

Il Partito Democratico avrebbe ottenuto più fondi per i servizi sociali, la disabilità, l'integrazione sociosanitaria, i giovani, il terzo settore, gli anziani e per gli asili nido.

Ancora irrisolto il capitolo governance, cioè la costituzione di una cabina di regia per gestire progetti ed erogazione di fondi. Su questo punto proseguirà il confronto tra governo e partiti di maggioranza.
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