(Teleborsa) - Sono
18.020 i
nuovi casi di coronavirus nel nostro Paese a fronte di
121.275 tamponi, mentre si sono registrate
414 vittime in 24 ore. Il
rapporto positivi-tamponi risale al
14,8%. Questi i dati del bollettino di oggi, giovedì
7 gennaio, diffuso dal Ministero della Salute e riguardante la
situazione epidemiologica in
Italia.
"Il nostro obiettivo è quello di
vaccinare tutti gli
italiani che lo vorranno
entro il prossimo autunno". E' quanto ha ribadito il Commissario straordinario all'emergenza
Covid,
Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa settimanale sottolineando anche che per
numero di vaccinati "siamo il
primo Paese, in una
classifica tra i
Paesi che hanno una
dimensione di
abitanti simile al nostro". Dopo aver detto che "abbiamo consegnato sinora
919.425 dosi di vaccino nei
293 punti di somministrazione", Arcuri ha precisato che "per raggiungere la cosiddetta
immunità di gregge, secondo gli esperti, dovrà essere vaccinato
l'80% della popolazione, quindi più o meno 48 milioni di italiani". "Noi facciamo il tifo - ha aggiunto - perché tutti gli
italiani che vorranno essere vaccinati siano
"tutti gli italiani". Ma questo ce lo diranno
solo i prossimi mesi". Quanto ai primi vaccini
Moderna "arriveranno nel corso della prossima settimana, saranno ancora
molto pochi ma progressivamente
cresceranno", ha spiegato sottolineando che "verranno portati a
Pratica di Mare, da lì noi con il contributo delle forze armate inizieremo la distribuzione verso i nostri punti di somministrazione. La
messa a regime sarà a partire dalla
seconda settimana di distribuzione".
Il 2020, ha scritto, intanto, l'Oms, "è stato un
anno devastante per la salute globale" e "la pandemia minaccia di
frenare i progressi conquistati a
fatica negli ultimi due decenni". Unire le forze per prevenire affrontare nuove emergenze sanitarie è in cima agli obiettivi elencati e prevede anche l'istituzione di una
Bio Bank, "un
sistema concordato a
livello globale per condividere
campioni di patogeni".Una
priorità assoluta nel 2021 sarà ovviamente "continuare a
lavorare per ottenere un
accesso equo a vaccini, test e farmaci anti Covid e per garantire che i sistemi sanitari siano abbastanza forti per fornirli". Il
2021 dovrà però anche proseguire la lotta contro malattie infettive che ha subìto rallentamenti per
via della pandemia, rilanciando le
campagne vaccinali da quella contro la polio a quella contro il morbillo.