(Teleborsa) - Nel 2020,
Banca Ifis ha acquisito
2,7 miliardi di euro di NPL in termini di valore nominale per un totale di
26 portafogli di crediti deteriorati corrispondenti a
235.980 posizioni debitorie. Un risultato che ha
superato le previsioni formulate a inizio 2020, pari a 2,4 miliardi di euro, e che è stato realizzato in un quadro congiunturale difficile e sfidante, caratterizzato dalla diffusione della pandemia.
Delle operazioni realizzate nel 2020, le acquisizioni sul
mercato primario sono state pari a
2,3 miliardi di euro di valore nominale e hanno rappresentato l’86,6% del totale, mentre le operazioni sul
mercato secondario, circa
370 milioni di euro di valore nominale sono state concluse prevalentemente con fondi e veicoli di investimento.
In ottica di
razionalizzazione del portafoglio, la Banca ha
ceduto a operatori specializzati crediti per un valore nominale complessivo residuo di oltre
328,3 milioni di euro.
A seguito di tutte queste operazioni, il
portafoglio di proprietà del Gruppo Banca Ifis ammonta oggi a
19,8 miliardi di euro di valore nominale a cui si aggiungono
3,8 miliardi di euro in gestione
conto terzi per un ammontare complessivo di
23,6 miliardi di euro (valore nominale).
Il
1° gennaio all’interno dell’area NPL è stata
completata la riorganizzazione societaria con la realizzazione di una
filiera verticale volta a garantire la separazione e l’indipendenza tra le attività di acquisto dei crediti e quelle di recupero. Le attività del Gruppo nel comparto dei Non Performing Loans sono state dunque riorganizzate in
tre società:
Ifis Npl Investing, dedicata all'acquisizione dei portafogli,
Ifis Npl Servicing, per la gestione e recupero crediti, e
Ifis Npl Real Estate che si occupa delle attività immobiliari al servizio delle altre due società.