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Brexit e l'occhio "vigile" dell'UE

"Commissione monitorerà con nuovi servizi l'applicazione dei trattati", assicura Barnier

Economia, Politica
Brexit e l'occhio "vigile" dell'UE
(Teleborsa) - Non solo un divorzio, ma un indebolimento per entrambe le parti: così, parlando della Brexit, Michel Barnier, negoziatore capo europeo per l'uscita del Regno Unito dalla UE, intervistato da gruppo di giornali europei, tra cui Il Sole 24 Ore. Nella trattativa l'Ue ha dovuto "non eliminare barriere commerciali, ma a crearne di nuove per garantire l'accesso paritario al mercato (il cosiddetto level playing field, ndr)", precisa.

I prodotti che entrano nel mercato unico "devono rispettare le nostre regole. Se ciò non succede, vi saranno conseguenze. Se la legislazione britannica dovesse cambiare e divergere dalla nostra, a rischio sarebbe la competitività europea" sottolinea. L'Ue sarà vigile "su tutti i fronti, su tutti gli standard, su tutte le regole. Ciò è vero per le norme ambientali, per i servizi finanziari, le regole bancarie". Si esaminerà tutto "molto attentamente. La Commissione si riorganizzerà con nuovi servizi chiamati a monitorare in modo meticoloso l'applicazione dei due trattati. Sono sicuro che il Regno Unito farà lo stesso". Si deve trovare "un equilibrio, puntare da parte di entrambi su un comportamento intelligente, giusto ed equo".

Fin qui, inoltre, non sono mancati problemi: "Le turbolenze in parte possono essere spiegate dalle nuove esigenze doganali e procedurali; e potranno essere risolte col tempo. Ciò detto, le cose sono cambiate. Gli alimenti, i prodotti per animali, le piante devono essere controllati sui due lati della frontiera. Stiamo assistendo alle conseguenze automatiche, direi meccaniche, di Brexit".

UNA NUOVA EUROPA - Il negoziato è stato affrontato dai Paesi Ue "con l'obiettivo di salvaguardare il mercato unico, guardando non agli interessi di breve periodo, ma a quelli di lungo termine. L'unità che abbiamo mostrato - conclude - dovrebbe ora essere utilizzata pienamente per affrontare le sfide che abbiamo dinanzi, concentrandoci innanzitutto sui risultati ottenuti dalla presidenza tedesca negli ultimi sei mesi: l'accordo sul Fondo per la Ripresa e sul bilancio comunitario".
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