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Vaccino, Arcuri: presto per ultra 80enni, ma non sarà modificato ordine di categorie previste

Salute e benessere
Vaccino, Arcuri: presto per ultra 80enni, ma non sarà modificato ordine di categorie previste
(Teleborsa) - "Iniziamo tra poco la seconda tornata di vaccinazioni che riguarderà le persone che hanno più di 80 anni e andremo poi avanti con le altre categorie previste". Lo ha detto il commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri nella conferenza stampa convocata per fare il punto settimanale sulle attività di contenimento della pandemia, aggiungendo che non prevede mutamenti nelle priorità della campagna vaccinale decise a fine 2020.

"Il Parlamento italiano ha approvato un piano di vaccinazione molto dettagliato, con categorie ordinate in funzione del livello di esposizione al contagio e il livello di fragilità - ha spiegato - Non è possibile al momento modificare in una sede diversa questo piano né l'ordine di categorie previste, benché le richieste siano legittime. Al crescere delle dosi a disposizione è possibile anticipare le somministrazioni a prossime categorie".

Arcuri ha escluso di poter vaccinare gli over 60 già a febbraio, in quanto, oltre a 4 milioni di over 80, avranno precedenza "gli operatori, gli insegnanti, le forze dell'ordine, il personale carcerario".

"Al momento possiamo contare su 60 milioni di dosi nel 2021 grazie ai vaccini di Pfizer e Moderna - ha spiegato - con cui potranno essere vaccinati fino a 30 milioni di italiani quest'anno, di cui 6 milioni nel primo trimestre". "Non è sufficiente vaccinare 30 milioni di italiani e per questo aspettiamo con ansia che EMA valuti il vaccino di AstraZeneca. Facciamo il tifo che sia efficace come gli altri due e possa essere approvato. Avremmo altre 40 milioni 2021 e 8 milioni nel primo trimestre e vaccineremmo fino a 50 milioni di italiani", ha aggiunto Arcuri.

Sul coinvolgimento di medici e farmacisti nelle somministrazioni del vaccino, Arcuri ha frenato. Soprattutto perchè i vaccini a disposizione ora, al contrario di quello AstraZeneca, richiedono una logistica e una conservazione più complicate. "Io non credo che l'attivazione dei farmacisti, sia immediata nè ravvicinata perché non ci sono dosi sufficienti - ha chiarito - Più imminente l'attivazione dei medici di medicina generale e pediatri".

Commentando il primato italiano sulle vaccinazioni nell'Unione europea, il commissario all'emrgenza ha detto: "Nessun trionfalismo, siamo all'inizio di un lungo cammino che abbiamo iniziato nel migliore dei modi". Intanto l'Italia ha raggiunto quota 972 mila vaccinazioni, prima in UE per numero di dosi inoculate e seconda, dietro alla Danimarca, per dosi somministrate ogni 100 persone, secondo i dati di Our World in Data.
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