(Teleborsa) - Prosegue la
transizione delle telecomunicazioni dal fisso in rame al
mobile in banda larga, a testimoniare una società sempre più digitale, mentre il settore
televisivo conosce ben poche novità, con RAI e Mediaset che continuano a
dominare la scena del piccolo schermo.
Editoria in crisi sia sul cartaceo che sul digitale. E' la sintesi dell'ultimo
Osservatorio AgCom riferito ai primi nove mesi del 2020.
Telecomunicazioni sempre più veloci e di qualità Nel settore delle telecomunicazioni, la
rete fissa ha visto ridursi gli accessi di 130mila unità rispetto al trimestre precedente e di 390mila unità' rispetto a settembre 2019.
TIM resta il maggiore operatore con il 42,1%, seguito da
Vodafone (16,7%), Fastweb (15,1%) e da Wind Tre (14,0%).
Al di là del dato complessivo - sottolinea l'Autorità per le comunicazioni -un
"significativo cambiamento" nella composizione delle tecnologie utilizzate. Gli
accessi in rame sono crollati in quattro anni
al 40% (erano l'85% nel 2016) con una flessione di 9,6 milioni di linee, mentre sono
aumentati gli accessi tramite tecnologie qualitativamente superiori, come la tecnologia
FTTC (+7,06 milioni di unità'),
FTTH (+1,16 milioni) e
FWA (+610 mila). Un cambiamento che
"si riflette" in un aumento delle
prestazioni in termini di velocità di connessioni commercializzate", con linee a prestazioni superiori ai
30 Mbit/s passate da meno del 12,7% al
64,4% del totale delle linee broadband e ultrabroadband.
Nella
rete mobile, le
SIM complessive sono
scese di 220 mila unità a 104,1 milioni, in particolare quelle "solo voce" e "voce + dati", mentre le
SIM M2M sono cresciute di 2,8 milioni. Vodafone si conferma market leader (29,1%), inseguita da TIM (29%) e Wind Tre (26,1%), mentre Iliad ha solo il 6,6% del mercato.
Prosegue a ritmi sostenuti anche la
crescita della banda larga mobile: nei primi 9 mesi del 2020 oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario mensile di dati stimabile in circa
9,2 GB/mese, in crescita del 48% rispetto a settembre 2019.
La TV conferma RAA e Mediaset in vettaNel settore televisivo, la
RAI si conferma la leadership di mercato con uno share fermo al
34%, mentre
Mediaset conquista il 32,2% (+1,2 punti) con 3,1 milioni di telespettatori nel giorno medio.
Discovery raggiunge un'audience dell'8,5% (+0,2 punti percentuali) mentre performance negative si rilevano per Comcast/Sky (-1,3%) e La7 del Gruppo Cairo Communication (-1%).
Nel segmento telegiornali, i
l Tg1 ed il Tg5 si confermano i più seguiti da 8,8 milioni di ascoltatori, con una crescita rispettivamente del 2,3% e dello 0,5%. Al terzo posto il Tg regionale di Rai 3 (TgR) con uno share del 14,4%.
Editoria sempre in crisiLa
crisi dell'editoria viene confermata dal calo della vendita di
quotidiani (copie cartacee e copie digitali complessive) pari a circa 61,5 milioni di unità, in flessione del 14% su base annua. In particolare, il
cartaceo subisce una
contrazione del 37%, mentre il digitale perde il 16%.
Internet conta 42 milioni di utentiQuanto all'
utilizzo di internet, sono
42 milioni gli utenti medi giornalieri che hanno navigato in rete per un totale di
59 ore mensili a persona. L'audience dei principali social network vede sempre in vetta
Facebook con 36,1 milioni di utenti unici, seppur in calo del 2,2%, assieme Instagram, Pinterest e Twitter. Per la prima volta in lieve diminuzione anche Tik Tok.
L'eCommerce ravviva il postaleNel settore postale, i ricavi sono diminuiti in media del 2,1% con tendenze di segno opposto per ii servizi di
corrispondenza (-28,1%) e per la
consegna pacchi (+14,1%).
Poste Italiane è il principale operatore con il 39,3%, seguita da Brt (13,8%), Ups (10,9%) e Gls Italy (9,9%), mentre
Amazon cresce all'8,3%.