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Surroghe spingono il mercato dei mutui

2020 in crescita nonostante il Covid

Economia
Surroghe spingono il mercato dei mutui
(Teleborsa) - Tiene bene il mercato dei mutui immobiliari che nell'anno appena concluso, nonostante la pandemia, registra una crescita delle richieste del +2,8%. Un fenomeno spinto da un vero e proprio boom delle surroghe, favorito da tassi di interesse estremamente appetibili che hanno stimolato le famiglie in cerca di soluzioni più sostenibili a rinegoziare anche contratti di recente stipula. Queste alcune delle evidenze più significative che emergono dall’analisi sul patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF.

"Il risultato conferma la solidità del comparto nonostante l’andamento negativo del credito alle famiglie nel suo complesso, che nel 2020 è stato fortemente condizionato dall’emergenza pandemica e dalle restrizioni fisiche imposte con i lockdown, fattori che incoraggiano in genere i consumatori ad avere un atteggiamento prudente e a posticipare molti impegni di spesa in momenti più favorevoli" – sottolinea Simone Capecchi, Executive Director di CRIF. "Dalla nostra analisi emerge un andamento estremamente variabile nel corso dell’anno, con un congelamento delle richieste durante la fase di lockdown della scorsa primavera e un deciso e rapido recupero a partire da giugno, che è perdurato per 4 mesi fino ad una nuova secca frenata dell’ultimo trimestre, in coincidenza della seconda ondata di contagi che ha colpito il Paese".

Sulla base di un’analisi previsionale recentemente prodotta da CRIF e SDA Bocconi, in assenza di ulteriori shock (ad esempio causati da una terza ondata di contagi) per il 2021 ci si aspetta un progressivo recupero delle richieste di mutui, con una variazione positiva tra il +11% e il +26%, con un picco negativo del -5% in caso di scenario meno favorevole.

"Seppur con una partenza lenta, le previsioni per il 2021 vedono una crescita del ricorso al credito immobiliare da parte delle famiglie, favorita dall’auspicato miglioramento dello scenario economico e dalla crescente propensione a valutare l’acquisto di abitazioni più confortevoli in virtù delle nuove esigenze abitative emerse durante i periodi di restrizione che hanno obbligato gli italiani a restare in casa" – spiega ancora Capecchi.

Segnali incoraggianti per il comparto arrivano anche dall’andamento dell’importo medio richiesto che, seppur condizionato dall’elevata incidenza dei mutui di sostituzione, che per natura si caratterizzano per importi più contenuti, si è attestato a 133.577 Euro, in crescita del +2,0% rispetto all’anno precedente, quando si era fermato a 130.976 euro.

Nel complesso, l’importo dei mutui richiesti negli ultimi anni è costantemente cresciuto, facendo segnare il picco degli ultimi 10 anni. Guardando complessivamente agli importi, quasi i 3/4 delle richieste presenta un importo al di sotto dei 150.000 euro, a conferma della propensione delle famiglie a orientarsi verso soluzioni in grado di pesare il meno possibile sul bilancio familiare.
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