(Teleborsa) - Nel
2020 crescono solo le
esportazioni di prodotti agroalimentari che fanno segnare un aumento
dell’1,4% in netta controtendenza al crollo generale del 10,8%. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al
commercio estero nei primi undici mesi del 2020 che evidenziano un
record storico per il Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo e nonostante la pandemia Covid.
All’estero con il lockdown i consumatori stranieri non hanno fatto mancare la presenza dei prodotti più tradizionali dell’alimentare
Made in Italy che mostra una grande capacità di
resilienza nonostante le difficoltà degli operatori e dell’economia. La crescita della domanda di cibi e bevande all’estero è trainata dalla Germania (+5,5%) che è il primo partner dell’Italia seguita dagli Usa (+5,2%) nonostante i dazi che hanno colpito i prodotti più significativi.
Un risultato messo a segno nonostante le
difficoltà determinate dalla pandemia che ha rallentato gli scambi commerciali e tagliato i consumi con le chiusure della ristorazione in ogni continente per
contenere il contagio."
L’Italia deve ripartire dai punti di forza con
l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’economia", ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "il
Recovery Plan rappresenta una
occasione unica da non perdere per
superare i ritardi accumulati e aumentare la competitività delle imprese sui mercati esteri".