(Teleborsa) - Sono
14.078 i nuovi casi di Coronavirus nel nostro Paese nelle ultime
24 ore, a fronte di
267.567 tamponi compresi gli antigenici con il tasso di positività che risale al
5,2%, dopo il 4,8% di ieri. Ancora
alto il numero delle vittime che oggi sono
521. Calano le
terapie intensive (-43) e i ricoveri ordinari (-424). È quanto emerge dal bollettino di oggi, giovedì 21 gennaio, diffuso dal Ministero della Salute e riguardante la situazione epidemiologica italiana. In totale sono
2.428.221 i casi di Coronavirus in Italia dall'inizio dell'emergenza sanitaria.
La
Regione che fa registrare più casi su base giornaliera è
Lombardia, seguita da Emilia Romagna e Lazio.
"Negli ultimi giorni la
curva non è precipitata verso il basso, ma segnali di assestamento e di riduzione ci sono rimanendo però molto
alto il numero delle vittime, che purtroppo non tende ad abbassarsi in maniera significativa". Lo ha detto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico,
Agostino Miozzo, ospite di
Timeline su Sky TG24 che ha aggiunto: "Questo significa che l
'epidemia è decisamente ancora
fra di noi. Dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia e
quei comportamenti virtuosi che nostro malgrado abbiamo imparato ad avere".
L'università di Oxford starebbe lavorando a una nuova
versione del vaccino che ha messo a punto insieme ad AstraZeneca in grado di proteggere anche dalle varianti del virus Sars-CoV-2 considerate più pericolose, quella inglese, sudafricana e brasiliana. Lo afferma il Daily Telegraph, che cita fonti interne all'ateneo.
Lo stesso team che ha lavorato alla
"versione originale" del vaccino, spiega il quotidiano, sta facendo uno
studio di fattibilità per capire se la tecnologia può essere 'riconfigurata' con un preavviso di 48 ore. Lo step si sarebbe reso necessario dopo che alcuni studi hanno dimostrato che i
vaccini attuali potrebbero avere un'efficacia ridotta soprattutto contro il ceppo sudafricano, che sarebbe in grado di sfuggire agli anticorpi monoclonali studiati contro il virus, anche se
non è stato testato direttamente sul vaccino.
Il Capo delle emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)
Mike Ryan, nel corso di una conferenza stampa sul nuovo coronavirus a
Ginevra, ha avvertito che il
secondo anno della pandemia potrebbe essere più difficile del 2020, almeno nei primi mesi. Anche gli scienziati temono che le nuove mutazioni virali - che possono rivelarsi più contagiose come nel caso della
variante inglese - possano causare
un’altra violenta ondata di Covid-19.