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Varianti virus spaventano l'Europa. Ancora record negativi in UK

Cosa hanno deciso ieri i leader UE?

Economia, Salute e benessere
Varianti virus spaventano l'Europa. Ancora record negativi in UK
(Teleborsa) - No alla chiusura delle frontiere nella UE ma i viaggi non essenziali saranno scoraggiati. Le aree con la circolazione più alta del virus, in particolare delle nuove varianti, saranno classificate come "zone rosso scuro" e in queste gli Stati membri decideranno ulteriori restrizioni alla circolazione: dai test alla quarantena. Così come per chi arriva da fuori l’UE, sempre da zone particolarmente colpite. Questa la linea decisa ieri dai leader dei Ventisette dopo un vertice-fiume, ovviamente in videoconferenza.

L'Unione europea "è una zona epidemiologica unica" e riusciremo a far fronte al virus e alle sue varianti "solo se ci sono misure mirate e non chiusure delle frontiere a tappeto", che colpirebbero il nostro mercato interno. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine della videoconferenza dei leader UE. "Tutti gli aspetti" di restrizione dei viaggi non essenziali "verranno dettagliati nei prossimi giorni ma si tratta infine di una decisione dello Stato membro che comunque tutti chiedevano un coordinamento, cosa che è perfettamente ragionevole nella situazione in cui ci troviamo" ha aggiunto.

"La strategia europea delle vaccinazioni deve procedere in maniera rapida ed efficace. Le consegne dei vaccini devono rispettare gli impegni. La protezione della salute dei nostri cittadini è al centro dell'azione coordinata di governi e commissione UE per sconfiggere la pandemia", ha scritto in un tweet il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del summit dei leader europei.

Ancora record negativi nel Regno Unito dove l'esecutivo britannico non esclude nulla sulla durata dell'attuale lockdown, di fronte all'impennata di contagi generata dalla cosiddetta variante inglese del Covid; e, quanto alla revisione delle restrizioni prevista per metà febbraio, considera "troppo presto" anche solo "parlarne". Lo ha detto il Premier Boris Johnson, in visita in alcune aree alluvionate, nei dintorni di Manchester, incalzato dai reporter su una ipotetica estensione del confinamento addirittura fino all'estate.

Pechino, intanto, chiude in anticipo di due settimane le scuole, nell'ambito delle misure per contrastare la nuova ondata di Covid-19: la Commissione istruzione municipale, che si è riunita ieri, per adottare le misure finali, ha deciso di anticipare di due settimane, a lunedì 25 gennaio, la chiusura delle scuole e degli asili ancora aperti in vista della festività del Capodanno lunare che parte il 12 febbraio.
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