(Teleborsa) -
"Non abbiamo ancora vinto". Con queste parole il
Presidente della Fed Jerome Powell ha sintetizzato la posizione della banca centrale americana rispetto alla
crisi pandemica, che ha impatti ancora notevoli sull'economia, e rispetto alla
politica monetaria, che prevede un mix di strumenti convenzionali e non convenzionali, per
sostenere la crescita ed il mercato del lavoro in evidente difficoltà. Una politica che da sola non basta e che troverà appoggio nel
maxi Piano di stimoli fiscali da 1900 miliardi annunciato subito dopo la nomina di Biden a Presidente e più volte caldeggiato dal Presidente della Fed. Powell ha anche un asso nella manica, l'ex numero uno della Federal Reserve,
Janet Yellen, ora Segretario del Tesoro sotto l'amministrazione democratica.
Nella riunione di ieri, Il FOMC - Federal Open Market Comittee ha dunque confermato all'unanimità
tassi d'interesse compresi in una banda fra zero e 0,25%, almeno sino a quando il mercato delle lavoro e l'inflazione non raggiungeranno il target, un piano di
quantitative easing da 80 miliardi di dollari al mese ed
acquisti di ABS per 40 miliardi di dollari. Confermata anche una politica di sostegno a possibili nuove misure espansive, nel caso emergesse la necessità.
La Fed ha parlato di un
rallentamento dell’attività economica e dell’occupazione, soprattutto nei settori più legati alla pandemia, come quello dei servizi. La
pandemia - si sottolinea -
continuerà a pesare sull'economia e la
soluzione di questa crisi dipenderà dalla
campagna vaccinale e dall'andamento delle infezioni. Dipingendo il quadro economico, Powell ha fatto riferimento al mercato del lavoro, ricordando che "qualcosa come 9 milioni di persone restano senza lavoro", un numero analogo a quello della crisi del 2009.
"Non siamo riusciti a vincere la pandemia" ha ammesso il numero uno della Fed, ribadendo che fino a quando il virus non sarà sconfitto "non si riuscirà a riportare al lavoro tutte le persone che hanno perso il posto ed a riaprire le attività chiuse". "Il nostro
obiettivo - ha chiarito - è
far tornare al lavoro le persone e dare all'economia Usa il supporto di cui ha bisogno".
Powell ha quindi affermato che è
"prematuro" oggi parlare di tapering (ritiro graduale del QE) o di rimozione delle misure di sostegno monetario all'economia, che saranno anticipate con molta "chiarezza" e "non sorprenderanno" il mercato. Il Presidente ha anche escluso possibili reazioni a sorpresa sui
tassi, in caso di impennata inflazionistica, affermando
"non reagiremo" ed assicurando un
atteggiamento "cauto e paziente".
Non poteva mancare un cenno alla nomina della "collega" Janet Yellen al Tesoro, alla quale assicura "collaborazione".
(Foto: Salvatore Cavalli)