(Teleborsa) -
Secondo giorno di consultazioni al
Quirinale. Dopo le alte cariche istituzionali di ieri oggi è la volta di
Pd e Italia Viva che ancora non scopre le carte. Almeno per ora, la situazione non sembra avviata ad alcuna
schiarita. Restano le
distanze tra i partiti soprattutto sul nome del Premier. Il Capo dello Stato chiede una
maggioranza solida, ma al momento il
passaggio è stretto e complicato. Primo a salire al Colle il
gruppo "per le Autonomie". "Abbiamo una preferenza per un eventuale
Conte Ter. Abbiamo avuto una buona esperienza con Conte che ci ha sempre dato una mano. Pensiamo sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e senza di lui è difficile avere una stabilità", ha detto
Julia Unterberger al termine dell'incontro con il Presidente della Repubblica.
"Abbiamo con molta chiarezza dato la
nostra indicazione nel senso del Presidente Conte: riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a lui e rinforzare la maggioranza e certamente allargarla su temi molto chiari e per portare a compimento il recovery fund. E' necessario per il Paese che Conte possa continuare in Ue il lavoro importante che è stato fatto ed ha prodotto cambiamenti", questa la posizione di Loredana De Petris del
Gruppo Misto al Senato al termine dell'incontro al Quirinale con il quale è andata insieme anche al leader di Leu
Pietro Grasso. "Il nostro giudizio sull'affidabilità di Iv è abbastanza critico - ha aggiunto - non possiamo essere alla mercè di posizioni poco chiare e comprensibili e poco collegate all'azione di governo. Bisogna garantire la
stabilità senza continue contrattazioni". "Abbiamo manifestato al presidente Mattarella con chiarezza che
non siamo disponibili a nessun tipo di continuità ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato con un autorevole profilo europeista e riformatore con una maggioranza più ampia e pari a quella che nella Commissione Ue sostiene Ursula Von Der Leyen", dichiara invece
Emma Bonino di +Eu a margine dell'incontro.
"Abbiamo manifestato al
Presidente Mattarella una generale preoccupazione per una crisi che non ci voleva, Come componente delle minoranze linguistiche auspico la formazione di un governo stabile con maggioranza solida. Per noi è essenziale che sia un governo europeistico con una
sensibilità molto alta per le autonomie e le minoranze linguistiche", dice il deputato
Manfred Schullian del gruppo Misto alla Camera. "Serve una maggioranza stabile che guarda alla Ue.
Un reincarico a Conte ci sembra necessario in quanto unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura. Ci affidiamo alla saggezza del presidente Mattarella che si è dimostrato capace di iniziative adeguate", osserva Bruno Tabacci della componente
Centro democraticoConferma il sì ad un
Conte-Ter anche il Gruppo degli
Europeisti, ufficializzato ieri: "Abbiamo come punto di riferimento il
premier Conte: per noi è
l'unica soluzione per poter continuare ad andare avanti in questa legislatura", dice
Ricardo Merlo al termine dell'incontro al Quirinale. "Un
reincarico a Conte è necessario. In questa pandemia lui è già
up to date", aggiunge
Gregorio De Falco.Intanto, è arrivata una precisazione del Segretario Dem
Nicola Zingaretti via Facebook: "Non abbiamo nessuna intenzione di chiuderci nelle nostre stanze a
cercare un governo a qualunque costo. Non è questa la nostra storia e non è questo che serve alla nazione. Prendiamoci cura dell'Italia e credo che la cura giusta sia un governo di legislatura, europeista, repubblicano, che rilanci lo sviluppo, socialmente giusto e attento agli ultimi. Un governo attento alla salute e al futuro degli italiani. Questa crisi non l'abbiamo voluta noi. Ne avremmo fatto volentieri a meno.
Ripeto. L'Italia può e deve guarire". Terminato il
"round" del mattino, le consultazioni riprenderanno nel pomeriggio con le delegazioni di
Leu e Italia Viva. Chiude, alle 18.30, il
Pd.