(Teleborsa) - E'
ripreso, dopo la pausa per il pranzo, alla Lupa di Montecitorio il lavoro del
maxi-tavolo di lavoro convocato dal Presidente della Camera
Roberto Fico, nell'ambito delle
consultazioni. Alla
riunione (che deciderà, di fatto, le sorti del Premier dimissionario) partecipano una
quindicina di persone: i capigruppo di
M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del
Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per
Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per
Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris, per
Europeisti - MAIE - Centro Democratico del Senato i senatori Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare
Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per
CD-Maie Bruno Tabacci ed Antonio Tasso.
Per il momento nessuno scopre del tutto le carte.
Italia Viva ribadisce che, per ora, non intende fare nomi -
congelando Conte - e non è
meno ostico lo
"scoglio" programma. A margine di una iniziativa della Regione Lazio, a chi gli chiedeva se sul fronte del Governo
Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri siano dei punti fermi, il Segretario Pd
Zingaretti risponde così: "Sono
cose che non vanno nemmeno ripetute perché poi diventano una
notizia"."Alla fine di questa settimana
avremo, spero, il nuovo Governo. Dovrà essere all'altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo così l'Italia si salva, solo così", scrive intanto
Matteo Renzi nella sua e-news. "Se non ci fosse stata Italia Viva - scrive il leader di Iv - questa discussione non l'avrebbe fatta nessuno. Ora molti si sono accorti che la nostra era una
battaglia giusta nel merito, ma continuano a contestarci il metodo. Finendo per attaccare me (che novità!), ieri per l'egocentrismo, ora per le mie conferenze all'estero, domani chissà su che cosa. Ma mai sui contenuti".
Al di là delle
dichiarazioni di facciata, molte delle quali
strategiche, sono tanti i nodi da sciogliere: in particolare,
Mes e Recovery, oltre e temi di economia e giustizia. Entro domani, infatti, Fico riferirà quel che è emerso in questi giorni al Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.
Se da
Italia Viva arrivasse l'ok al programma togliendo, al contempo, il veto sul nome di Conte, si aprirebbe la strada al
Conte-Ter. In caso contrario,
palla di nuovo nelle mani del Capo dello Stato che dovrebbe mettere in atto il famoso
piano b. Sul piatto, resta anche l’ipotesi di un Governo
"Ursula" l’appoggio di Berlusconi. Si tratterebbe di un
esecutivo sostenuto dai partiti che al Parlamento europeo hanno votato a favore della neo presidente della commissione Ursula von der Leyen:
Pd, M5s e i popolari europei, partito di cui fa parte Forza Italia. Alleanza che al Senato potrebbe contare su
un’ampia maggioranza.