(Teleborsa) - Sembra essere finita nel
peggiore dei modi "l'esplorazione" del Presidente della Camera
Roberto Fico, atteso alle
20.30 al Quirinale, pronto a riferire al
Presidente della Repubblica Mattarella.
Finisce senza intese il
maxi tavolo convocato a Montecitorio: troppe le
distanze tra i partiti dell'ex maggioranza su
programma e squadra di Governo.
Non solo. Alla fine
volano pure gli stracci tra ex alleati con IV che, di fatto, arriva alla rottura (definitiva?). "
Bonafede, Mes, scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato", scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi. A mettere a
verbale lo strappo è il Senatore di Rignano sull'Arno, pochi minuti prima delle 20.00.
Non si fa attendere la replica del
Pd che parla di
"rottura inspiegabile". Renzi aveva fatto richieste sugli assetti di governo ancor prima che fosse dato l'incarico a Conte". E' quanto fanno filtrare fonti Dem aggiungendo che Renzi voleva scegliere anche i
ministri del Partito democratico.
Il
peso della crisi, dunque, passa tutto nelle
mani del Capo dello Stato: da un altro giro di consultazioni, passando per la
"maggioranza Ursula" fino ad un
Governo tecnico, tutto può ancora succedere. Meno probabili, ma sul piatto, anche le
elezioni, scenario, tra l'altro, molto gradito a
Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Meno al Colle.