(Teleborsa) - Tra i più penalizzati dalla crisi sanitaria, il
settore del Mobile è stato uno dei pochi comparti a registrare il ritorno in positivo del fatturato già dal mese di luglio (+1,9% la variazione tendenziale, -8,2% il manifatturiero), con la crescita tendenziale del terzo trimestre che ha raggiunto il 16%, a fronte di una media manifatturiera ancora in diminuzione. È quanto emerge da uno
studio della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Alla vigilia della pandemia, il comparto contava circa 18.600 imprese per un totale di oltre 130mila addetti e quasi
23 miliardi di euro fatturato (dati al 2018). Le misure di contenimento dell'epidemia hanno determinato il
calo dei consumi di arredo da parte delle famiglie e una
contrazione degli acquisti di mobili da parte delle aziende italiane, in particolare quelle legate al comparto dell'Hospitality (forniture per alberghi, bar e ristoranti, uffici, esercizi commerciali, settore navale e ospedaliero). Dopo lo stop del lockdown le vendite sul mercato interno sono tornate a crescere nei mesi estivi, mostrando un buon progresso sia ad agosto (+5% la variazione tendenziale) che a settembre (+6,9%). Sul mercato interno si è poi assistito a una
forte accelerazione degli acquisti online di arredamento e home living con un indice di crescita stimato al +32% rispetto al 2019 e un giro d'affari di 2,4 miliardi di euro.
L'evoluzione del settore sui
mercati esteri è stata trainata dai distretti industriali (+4,5% la variazione tendenziale): nel terzo trimestre 2020 la maggior parte dei distretti del Mobile sono tornati a crescere nei loro principali sbocchi commerciali
(Francia, Stati Uniti e Germania). Guida la crescita dell'export distrettuale il
Mobile imbottito di Forlì che ha registrato un balzo delle vendite (+45,5%). Nel terzo trimestre 2020 sono aumentate anche le vendite estere di altri importanti distretti italiani: tra questi le
Cucine di Pesaro (+22,5%), il
Legno-arredo di Pordenone (+7,8%), di
Treviso (+5,7%) e di
Monza-Brianza (+1%). In evidenza anche i risultati conseguiti da
Imbottito della Murgia (+10,5%) e
Mobilio Abruzzese (+5,5%).
Nel
bimestre ottobre-novembre è proseguito il trend positivo del fatturato del settore (+10% la variazione tendenziale), tuttavia sul mercato interno le vendite hanno interrotto il loro percorso di ripresa a novembre (-12,4%, dopo il +4,4% di ottobre), frenate dalle nuove misure di contenimento del virus.
L'ottima capacità di ripresa emersa nei mesi estivi e autunnali, tuttavia, non consente alle imprese del settore di recuperare quanto perso durante il lockdown. Nella media dei
primi undici mesi 2020 il fatturato del settore perde ancora l'8,9 % rispetto allo stesso periodo del 2019. Secondo i
dati Excelsior-Anpal il percorso di recupero sarà lento. La quota di imprese che entro la prima metà del 2021 avrà recuperato livelli accettabili di attività passa dal 32% del mobile di Vicenza al 57% del legno-arredo di Pordenone e al 63% dell'imbottito di Forlì.
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