(Teleborsa) - In linea con le aspettative la creazione di posti di lavoro in USA a gennaio. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il
tasso di disoccupazione è sceso al 6,3% dal 6,7% precedente ed è migliore del consensus che indicava un 6,7%.
Sono stati
creati 49 mila di posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a dicembre erano scesi di 227 mila unità (dato rivisto da un -140 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è in
linea col consensus che indicava un aumento di 50 mila di posti di lavoro.
A gennaio, "i notevoli guadagni di posti di nei
servizi professionali e aziendali, oltre che nell'istruzione sia pubblica che privata, sono stati compensati dalle perdite nei settori del tempo libero e dell'ospitalità, nel commercio al dettaglio, nell'assistenza sanitaria e nei trasporti", sottolinea il Bureau of Labour Statistics.
Il numero di persone senza lavoro per meno di 5 settimane è sceso a 2,3 milioni, mentre il numero di
disoccupati di lunga durata (quelli senza lavoro per 27 settimane o più), è rimasto pressoché
invariato a 4 milioni, rappresentando il 39,5% del totale dei disoccupati.
Gli occupati del
settore manifatturiero sono calati di 10 mila unità, al di sotto del consensus che indicava un aumento di 30 mila, e si confrontano con il +31 mila del mese precedente.
Le
retribuzioni medie orarie registrano un incremento del 5,4% (e dello 0,2% su mese), che risulta superiore al 5,1% atteso. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.