(Teleborsa) - Nel mese di
dicembre le
sofferenze delle banche sono diminuite del
19,5 per cento sui dodici mesi (a novembre la riduzione era stata dell'11,9 per cento); la variazione
"può risentire dell'effetto di
operazioni di cartolarizzazione". Lo ha reso noto la Banca d'Italia che ha diffuso la pubblicazione
"Banche e moneta: serie nazionali". I
depositi del settore privato sono cresciuti dell'
11,1 per cento sui dodici mesi (contro l'8,7 a novembre); la
raccolta obbligazionaria è
diminuita del
7,6 per cento sullo stesso periodo dell'anno precedente (-9 a novembre). I
tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo
0,33 per cento (come nel mese precedente).
A dicembre i
prestiti al settore privato sono cresciuti del
4,7 per cento sui dodici mesi (come nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,2 per cento sui dodici mesi (2,3 in novembre) mentre quelli alle
società non finanziarie sono aumentati dell'8,5 per cento (8,1 nel mese precedente).
Nello stesso mese, i
tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle
famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all'1,61 per cento (1,63 in novembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di
credito al consumo al 7,69 per cento (7,92 nel mese precedente).
I
tassi di interesse sui
nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all'1,40 per cento (1,33 in novembre), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all'1,85 per cento, mentre i
tassi sui
nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati all'1,16 per cento.