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Recovery Fund, Dombrovskis: il 18 febbraio regolamento in Gazzetta Ufficiale Ue

Da quel momento i Paesi potranno presentare alla Commissione i loro PNRR. Per 18 Stati membri su 27 "progressi sostaziali" nella loro stesura.

Economia
Recovery Fund, Dombrovskis: il 18 febbraio regolamento in Gazzetta Ufficiale Ue
(Teleborsa) - Il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Domborvskis ha detto oggi alla plenario dell'Europarlamento che 18 Stati membri su 27 hanno fatto "progressi sostanziali" in merito ai loro Recovery Plan, per i quali l'esecutivo europeo ha "una visione relativamente chiara di ciò che intendono mettere dentro i Piani nazionali". "C'è ancora molto lavoro da fare – ha però aggiunto – anche i paesi che hanno presentato i piani più avanzati stanno ora lavorando per tradurre le riforme e gli investimenti in obiettivi scadenzati operativi (le cosiddette milestones, ndr) e per rispondere ad altri requisiti del regolamento RRF. E noi siamo qui per aiutare".

Dombrovskis ha spiegato che sarà "cruciale" per il successo del programma lo sviluppo di piani di alta qualità e con effetti di lungo termine. Per questo – ha sottolineato – dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra riforme e investimenti: i piani devono corrispondere all'ambizione europea di accelerare la transizione verde e quella digitale, e gli Stati membri dovranno includere riforme e investimenti per raggiungere questi obiettivi".

Il vicepresidente ha parlato in occasione del dibattito in plenaria sul regolamento della "Recovery and Resilience Facility" (RRF), lo strumento principale del "Next Generation EU", che verrà votato oggi per poi essere firmato dal Consiglio Ue questo venerdì ed entrare in vigore subito dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue, prevista il 18 febbraio". Solo a quel punto i Paesi membri potranno iniziare a presentare in maniera informale alla Commissione i loro Piani Nazionali per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) per accedere ai finanziamenti previsti dal fondo. Una volta valutati dalla Commissione i piani verranno poi sottoposti all'approvazione a maggioranza qualificata da parte del Consiglio Ue.

"Sarà richiesto un grosso sforzo – ha osservato Dombrovskis – per fare in modo che i piani nazionali siano pronti per la presentazione formale, ma anche per valutarli e approvarli rapidamente: su questo lavoro si concentrerà la Commissione". "Un elemento chiave – ha sottolineato – è la ratifica da parte di tutti gli Stati membri della decisione sulle 'risorse proprie'. Solo successivamente potremmo cominciare prendere in prestito i fondi sui mercati ed effettuare i primi pagamenti agli Stati membri". La decisione sulle risorse proprie riguarda l'aumento del margine ("headroom") fra il massimale degli impegni finanziari sottoscritti dagli Stati membri e la spesa effettiva nel bilancio pluriennale Ue su cui la Commissione farà affidamento per costituire le garanzie necessarie all'emissione di titoli di debito sui mercati, con cui finanzierà i 750 miliardi di euro del piano europeo per la ripresa. "In parallelo – ha spiegato Dombrovskis – dovremo assicurare che tutte le misure siano predisposte per finanziare la ripresa attraverso l'emissione di 'green bonds', e la Commissione presenterà una proposta legislativa a questo fine il più presto possibile".
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