(Teleborsa) -
Amundi, società di asset management controllata da
Crédit Agricole, ha chiuso il 2020 con un utile netto pari a 288 milioni (+5% annuo) nel
quarto trimestre, che è risultato il
migliore della storia dell'azienda. Nell'intero anno ha registrato un utile netto adjusted di 962 milioni, in calo del 4,7% rispetto al 2019. È stata riattivata la politica di distribuzione del dividendo, con un
dividendo di 2,9 euro per azione. Il CET1 ratio alla fine del 2020 era al 20% (contro il 15,9% alla fine del 2019), ben al di sopra requisiti normativi.
Dopo 14 anni a capo di Amundi,
Yves Perrier ha annunciato che
lascierà il ruolo di CEO, diventando presidente del CdA. A partire dal 10 maggio l'amministratore delegato del colosso francese del risparmio gestito sarà una donna,
Valérie Baudson, attualmente CEO di CPR Asset Management di Amundi. "Desidero ringraziare il CdA di Amundi e la direzione generale del Gruppo Crédit Agricole per la fiducia che mi hanno dimostrato - ha commentato la Baudson - È un onore essere nominata amministratore delegato di Amundi e succedere a Yves Perrier, che ha
costruito un leader globale nell'asset management".
"Il 2020 ha visto l'
avvio di diverse iniziative strategiche che supporteranno la crescita futura dell'azienda", ha detto il CEO uscente Yves Perrier, ricordando il rinnovo della partnership con
Société Générale, l'acquisizione di Sabadell AM abbinata a un accordo di distribuzione a lungo termine con
Banco Sabadell in Spagna, il lancio della nuova filiale in Cina con BOC e la creazione di Amundi Technology, una nuova linea di business dedicata ai servizi tecnologici.