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Governo, Camera approva fiducia a nuovo esecutivo con 535 voti a favore

Draghi: "Su Made in Italy impegno totale. Processo sia giusto e durata ragionevole"

Economia, Politica
Governo, Camera approva fiducia a nuovo esecutivo con 535 voti a favore
(Teleborsa) - Dopo il l via libera di ieri da parte del Senato si conclude l'iter parlamentare della fiducia al nuovo Esecutivo. La Camera dei deputati ha approvato la fiducia al governo guidato da Mario Draghi. I voti a favore sono stati 535, i contrari 56, gli astenuti 5.

Come già accaduto ieri al Senato, anche alla Camera i voti di fiducia ottenuti da Draghi non raggiungono il record incassato dal governo di Mario Monti, che ottenne 556 sì a Montecitorio. Draghi si posiziona, così, al terzo posto per voti favorevoli al suo governo, dopo Monti e il governo Andreotti IV (del 1978) che ottenne 545 sì.

Confermato il no di Fratelli d'Italia, unico gruppo parlamentare a restare all'opposizione, ma il voto ha fatto emergere malumori anche all'interno di Liberi e Uguali e soprattutto nel Movimento 5 Stelle. Dopo l'espulsione dei 15 senatori pentastellati che ieri hanno votato contro la fiducia, sono sedici i deputati del M5S che hanno votato contro la fiducia al governo Draghi. In quattro si sono astenuti. Due risultano in missione. In dodici non hanno risposto alla votazione. In particolare per il M5S hanno votato contro la fiducia al governo i deputati Corda, Sapia, Spessotto, Testamento, Volpi, Baroni, Cabras, Colletti, Costanzo, Forciniti, Giuliodori, Maniero, Russo, Sarli, Termini e Vallascas. Gli assenti sono stati: Corneli, Ehm, Menga, Romaniello, Spadoni, Tucci, Di Lauro, Masi, Penna, Scutellà, Suriano e Zanichelli. Erano in missione: Mammì e Vianello. No anche dal deputato leghista, Gianluca Vinci che fa sapere di essere passato con Fratelli d'Italia.

Nella sua replica dinanzi alla Camera per il voto di fiducia, Draghi ha parlato del futuro delle PMI, in una fase emergenziale e in un percorso ideale di ripartenza-trasformazione, ma anche della corruzione e della lotta all'illegalità, della necessità di riformare la giustizia, per adeguarla agli standard del resto d'Europa, e di alcuni settori che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi pandemica, come lo sport ed il turismo.

"Spero condividiate questo sguardo costantemente rivolto al futuro, che confido ispiri lo sforzo comune verso il superamento di questa emergenza sanitaria e della crisi economica e che, certamente, caratterizzerà nelle mie ambizioni l'azione di questo governo", ha concluso il premier.




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