(Teleborsa) - Archiviata la
Brexit, è tempo di
"lockexit". Un'uscita soft, in più
step, che porterà la
Gran Bretagna fuori dal
lockdown duro da qui a
giugno, data che dovrebbe segnare se non proprio
l'inizio della fine quantomeno una più
evidente ripresa della
normalità con l'allentamento delle
restrizioni più severe che fin qui hanno
condizionato la vita dei cittadini. Ad annunciare
l'exit strategy, il Premier britannico
Boris Johnson che ha spiegato che si tratta di
quattro tappe che il Paese affronterà nelle prossime settimane fino a
giugno. La
prima sarà la riapertura delle
scuole l'8 marzo e qualche
limitatissimo allentamento delle restrizioni sociali fra l'8 e il 29, quindi alleggerimenti più estesi il
12 aprile e il 17 maggio, infine ci sarà un previsto superamento generale delle misure il
21 giugno, data in cui saranno nuovamente consentiti i grandi eventi. Restano comunque in vigore una serie di
"revisioni" relative al mantenimento o meno delle regole di distanziamento sociale, sul telelavoro, sull'istituzione di "passaporti" per i vaccinati e sui viaggi. Indicate inoltre quattro condizioni sul contenimento della pandemia e della varianti che andranno verificate prima di ogni tappa affinché
"i cambiamenti siano irreversibili".La minaccia del Covid-19 - ha tuttavia sottolineato il Premier -
rimane "sostanziale" e nessun vaccino potrà mai essere efficace al 100 per cento.
"Non possiamo sfuggire al fatto" che revocare il lockdown risulterà in un aumento dei casi e in più decessi, perché
"ci saranno sempre persone vulnerabili che non sono protette dai vaccini", ha detto ancora che ha aggiungo: Non possiamo avere un mondo con
"zero Covid".