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Hong Kong, imposta sul trading sale per prima volta dal 1993

Finanza
Hong Kong, imposta sul trading sale per prima volta dal 1993
(Teleborsa) - La Stamp Duty sul trading di titoli azionari a Hong Kong salirà per la prima volta dal 1993. Il governo del territorio autonomo nel Sudest della Cina ha deciso di alzare l’aliquota dall'attuale 0,1% del controvalore della transazione allo 0,13%, con l'obiettivo di finanziare la ripresa dell'economia locale dalla pandemia grazie al gettito aggiuntivo.

In seguito alla notizia, il principale indice del mercato di Hong Kong, l'Hang Seng, ha chiuso in calo del 2,99%. In particolare, il titolo dell'Hong Kong Exchange & Clearing Ltd (HKEX), l'operatore della borsa, è crollato dell'8,69%, registrando il calo più consistente dal 2015. "Anche se siamo delusi dalla decisione del governo di aumentare l'imposta sulle transazioni di azioni, riconosciamo che tale imposta è un'importante fonte di entrate del governo", ha detto un portavoce della società.

Soltanto pochi giorni fa HKEX aveva comunicato di aver registrato un aumento del 23% nell'utile netto del 2020, sostenuto da un aumento degli scambi globali di azioni. L'utile netto di 11,51 miliardi di dollari di Hong Kong (pari a circa 1,22 miliardi di euro) per l'anno terminato il 31 dicembre è stato il terzo anno consecutivo di profitti record, con i ricavi da trading che sono la principale fonte di entrate.



L'aumento dell'imposta dovrebbe entrare in vigore dal primo agosto e il governo si aspetta che generi ulteriori 12 miliardi di dollari di Hong Kong (pari a circa 1,27 miliardi di euro) all'anno, secondo quanto riportato dai media locali. Nell'anno fiscale 2019/2020, l'imposta ha contribuito al bilancio statale con 33,2 miliardi di HK $ (circa 3,5 miliardi di euro).

L'aumento dell'imposta aumenterà i costi di negoziazione dal 6% al 15%, riducendo i volumi di scambio e comprimendo gli utili per azione dell'operatore di borsa dal 3% al 7%, secondo gli analisti di Citigroup.

(Foto: © gilc / 123RF)
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