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TIM, Gubitosi: "Progetto rete unica avanti secondo i piani"

Finanza, Telecomunicazioni
TIM, Gubitosi: "Progetto rete unica avanti secondo i piani"
(Teleborsa) - I risultati 2020 di TIM, premiati oggi dal mercato con il titolo che risulta il migliore del FTSE MIB, rendono il CEO Luigi Gubitosi "molto orgoglioso". Lo ha detto oggi durante una call con gli analisti per presentare i conti della compagnia, che ha chiuso l'anno scorso con un utile netto in aumento.

"Nella prima intervista che ho rilasciato in questo ruolo avevo parlato di trasformare TIM in una società normale, con dipendenti motivati, stakeholder soddisfatti e una governance in linea con best practice: abbiamo fatto molto di più", ha detto Gubitosi, che ha descritto TIM come un "punto di riferimento per l’intero Paese" e si è detto sicuro che la società, nei prossimi anni, si muoverà in un contesto ancora migliore.

Il CEO si è detto soddisfatto della lista presentata dal board uscente per il rinnovo del consiglio per il prossimo triennio, sottolineando di essere particolarmente "lieto" di vedere entrare in TIM Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti. Tra le migliori performance realizzate durante il 2020, Gubitosi ha ricordato la stabilizzazione della base clienti e l'ottimizzazione dell'organizzazione della società, con un taglio di costi che ha conseguito già gli obiettivi per il 2022 (-9,5% su base annua).

Il nuovo Piano Strategico 2021-2023, approvato ieri dal CdA, proseguirà su quanto di buono fatto finora, ha sottolineato il CEO, puntando su "infrastrutture snelle e ben organizzate" e sulla conquista di "quote di mercato in settori adiacenti", mentre migliora la performance nel core business.

Tra i risultati importanti conseguiti dalla società c'è quello di aver aggiunto linee nel fisso nel quarto trimestre. Gubitosi lo ha descritto come un trend che era lentamente iniziato prima della pandemia e che è destinato a rimanere. "Pandemia e smart working stanno facendo riscoprire quanto sia importante avere linea fissa affidabile - ha spiegato - La gente non rinuncia al mobile ma aggiunge una linea fissa a casa". Questo è solo un antipasto di quello che succederà quando arriveranno i fondi italiani ed europei per la ripresa, ha aggiunto, perché il focus sulla digitalizzazione, con una potenza di fuoco di diversi miliardi, è destinato a stimolare le telco. "Il settore è destinato a sovra-peformare l'economia e il settore telco ne beneficerà in ricavi e investimenti", ha detto Gubitosi, in quanto "smart-working, cloud, gaming e smart tv sono qui per restare".

Sollecitato dagli analisti su quanti dei 46 miliardi di euro del Recovery plan previsti per la digitalizzazione potrebbero andare a TIM, Gubitosi non ha parlato di cifre precise, ma ha detto che la società è ben posizionata per trarre vantaggio da questi fondi. "Le aziende verranno incentivate a diventare digitali dal Governo e quindi si troveranno a investire in una serie di servizi come il cloud, la cybersecurity o l'IoT" e qui TIM potrà giocare un ruolo importante nella fornitura, anche se il CEO ha sottolineato che TIM non è ovviamente l'unica in Italia nel settore.

Gubitosi ha confermato la tabella di marcia su FiberCop, con l’acquisto del 37,5% da parte del fondo americano KKR che verrà finalizzato entro fine marzo, "al massimo con un ritardo di qualche settimana". Il CEO di TIM ha inoltre affermato che il cambio di governo in Italia non avrà effetto sul progetto della rete unica e che c’è "un accordo con CDP che verrà onorato". "Sulla rete unica sono stati fatti progressi. Enel ha annunciato la cessione della sua quota di Open Fiber a Macquarie e questo conferma le nostre aspettative inziali - ha aggiunto - Ci sono sinergie significative che devono essere raggiunte con la unificazione delle due reti".
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