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Turismo, Garavaglia: cambio di metodo nel decreto Ristori 5, indennizzi equi e mirati

Già pronti 400 milioni di euro per agenzie di viaggio e tour operator. Fiducia per l'estate: virus meno aggressivo, si può già pensare a qualche apertura.

Economia, Turismo
Turismo, Garavaglia: cambio di metodo nel decreto Ristori 5, indennizzi equi e mirati
(Teleborsa) - Ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta, il ministro del Turismo Garavaglia ha parlato del prossimo decreto Ristori 5 da 32 miliardi, fermo ai box già da prima della crisi di governo e che dovrebbe vedere la luce nei primi giorni di marzo. "Vediamo di ottimizzare i meccanismi, è chiaro in quello che si è fatto sull'onda dell'emergenza qualche problemino c'era. Preferisco non dire cose che non sono corrette e non posso dare percentuali di indennizzi sulle perdite ma cambia il metodo. Innanzitutto sul periodo che deve essere congruo, pensiamo ad alberghi e ristoranti ma anche agli operatori dello sci, valutiamo una o più stagioni e non mese per mese", ha anticipato il ministro.

Il ministro ha ricordato che ci sono ancora 400 milioni di euro "già a bilancio" da distribuire a tour operator e agenzie di viaggio. "Adesso ci mettiamo la testa e li diamo", ha aggiunto.

Per Garavaglia il modello migliore da seguire in tema di ristori e indennizzi è quello tedesco, che contabilizza "non solo il fatturato ma anche la valutazione dei costi fissi, si va in quella direzione. Per cui indennizzi più mirati e più equi". La volontà del ministro è anche quella di garantire una maggiore attenzione a un altro aspetto, "quello della certezza" dei tempi. "Se si dice che ti spetta un indennizzo, bisogna dire quanto ed entro entro quando. È importante per programmarsi e gestire la propria impresa", ha aggiunto. A proposito di tempi il ministro del Turismo ha voluto sottolineare i primi segnali inviati dal nuovo esecutivo: "per quanto riguarda le decisioni del nuovo Governo si nota innanzitutto un cambio di metodo: le decisioni si prendono il lunedì e non il venerdì. Come sappiamo comporta una migliore programmazione e questo è cosa buona e giusta".

Il ministro guarda con speranza all'estate per una ripresa del settore turistico: "ci auguriamo che da qui a Pasqua le cose vadano meglio, dopo di che guardiamo sempre il bicchiere mezzo pieno: l'anno scorso l'estate ha visto ha visto comunque una rinascita del turismo perché d'estate il virus è meno aggressivo". Per questo motivo Garavaglia ha sottolineato che "la prima cosa da fare è organizzare bene l'estate ma vuole dire anche pensare sul 'lungo" periodo'". Garavaglia si definisce un "aperturista pragmatico" – "se si può aprire si apre, se non si può non lo si fa ma basta avvertire per tempo – e quindi apre alla possibilità di iniziare a programmare qualche evento per l'estate. "Vedendo come l'anno scorso le cose sono andate meglio, se si può già pensare che si può fare qualche evento, penso qualche fiera, nel periodo estivo, iniziamo a programmarlo e farlo. Già è un modo diverso di approcciare il tema. Poi ci auguriamo tutti di arrivare all'estate vaccinati e a quel punto il problema non c'è più", ha detto.

Infine, un'ultima battuta sulla promozione dell'Italia: "chiaramente il mondo è cambiato in questi anni e avere una piattaforma digitale che funzioni bene per promuovere l'Italia è fondamentale".




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