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Vaccino Covid, FDA: efficacia J&J monodose al 72%. Pfizer: 2 miliardi di dosi nel 2021

Salute e benessere
Vaccino Covid, FDA: efficacia J&J monodose al 72%. Pfizer: 2 miliardi di dosi nel 2021
(Teleborsa) - La Food and Drug Administration (FDA) – l'agenzia regolatoria americana per i farmaci – ha esaminato il vaccino monodose di Johnson&Johnson e stabilito che garantisce una forte protezione contro i casi gravi e la morte da Covid-19. Presto – secondo quanto ha riportato il Washington Post già da questo fine settimana – gli Stati Uniti potrebbero quindi fare affidamento anche sulle dosi di un terzo produttore di vaccini anti-Covid dopo Moderna e Pfizer.

In base ai risultati ottenuti dalla FDA il vaccino ha mostrato un tasso di efficacia complessiva del 72%, con un'efficacia dell'86% contro le forme gravi di malattia da Covid-19 anche se tale percentuale è diminuita nelle persone con più di 60 anni. La sperimentazione clinica è avvenuta su un campione di 45mila persone. In particolare, il vaccino J&J sembra mostrare un’elevata efficacia nel bloccare l’infezione asintomatica (87,8%) e quindi risulterebbe molto utile per rallentare il diffondersi del contagio: tali risultati però sono stati ottenuti da test su un numero inferiore di individui e devono ancora essere consolidati. Il vaccino Johnson & Johnson è basato su vettori virali che utilizzano adenovirus che non possono replicarsi e che veicolano i geni del Covid nelle cellule.

Altri aspetti positivi del vaccino che sono emersi dai test riguardano le modalità di conservazione – anche alle normali temperature di refrigerazione e fino a tre mesi – e una buona risposta alla variante sudafricana, al momento la più temuta tra quelle in circolazione. Negli ultimi test, infatti, il vaccino J&J sembra aver mostrato un'efficacia complessiva (64%) in Sud Africa superiore a quella mostrata negli esami precedenti: se confermati sarebbe il migliore contro la variante. L'Italia ha prenotato 26 milioni di dosi del vaccino ma dagli Stati Uniti arrivano già le prime in merito ai primi ritardi nella produzione.

Nel frattempo BioNTech ha ottenuto la licenza di produzione per il vaccino sviluppato in partnership con Pfizer che ha annunciato quindi di essere in grado per il 2021 di produrre 2 miliardi di dosi, il 50% in più di quanto previsto in precedenza per quest'anno. "Stiamo facendo progressi sulle iniziative chiave: modifica dei processi di produzione nell'impianto a Puurs, completata con successo; il sito produttivo di BioNTech ha ricevuto la licenza di produzione e inizieremo la produzione per la convalida di EMA a febbraio, secondo i piani precedentemente annunciati", ha spiegato all'Ansa la casa farmaceutica.

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