(Teleborsa) - Partenza debole per la borsa di Wall Street con gli investitori ancora una volta spaventati da un brusco ritorno dell'inflazione negli USA. Timori riacutizzati dal trend dei tassi dei Treasuries decennali che ieri sono schizzati al record dal 14 febbraio del 2020. Sul fronte macroeconomico, crescono le spese delle famiglie americane a gennaio, in scia alla
crescita dei redditi oltre le aspettative.
Sulle prime rilevazioni, il
Dow Jones lima lo 0,33%, mentre, al contrario, l'
S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 3.840 punti. In rialzo il
Nasdaq 100 (+1,03%); con analoga direzione, poco sopra la parità l'
S&P 100 (+0,31%).
Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti
informatica (+1,04%),
beni di consumo secondari (+0,90%) e
telecomunicazioni (+0,54%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori
energia (-1,96%),
finanziario (-0,65%) e
beni di consumo per l'ufficio (-0,55%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Microsoft (+1,26%),
Apple (+1,14%),
Home Depot (+0,96%) e
United Health (+0,95%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Procter & Gamble, che ottiene -2,32%.
Sessione nera per
Exxon Mobil, che lascia sul tappeto una perdita del 2,26%.
In caduta libera
Chevron, che affonda del 2,10%.
Soffre
DOW, che evidenzia una perdita dell'1,30%.
Tra i
protagonisti del Nasdaq 100,
Moderna (+6,48%),
Nvidia (+3,72%),
Altera (+3,52%) e
Xilinx (+3,02%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Illumina, che ottiene -1,88%.
Preda dei venditori
Liberty Global, con un decremento dell'1,46%.
Si concentrano le vendite su
Liberty Global, che soffre un calo dell'1,27%.
Vendite su
Vodafone, che registra un ribasso dell'1,17%.