(Teleborsa) - di
Dino SorgonàMario Draghi ha suonato la sveglia al
Vertice sul
Covid in video conferenza con i
leaders dei 27 Paesi dell'Unione Europea. Un'Europa piegata su se stessa dalla forza di un'epidemia che continua a
flagellarla e senza avere le armi se non parziali per sconfiggerla. Un' Europa che è stata sconfitta nella
prima pandemia globale nella corsa alla ricerca del vaccino dai due colossi che ormai dettano le regole anche nell'economia: il
capitalismo di stato della Cina e il
capitalismo privato degli Stati Uniti. In questo
"confrontation" ha sottolineato un esperto di geo economia e geopolitica americano,
Bruxelles ha saputo contrapporre la Burocrazia, una
sfiancante mole di regole e
d'istituzioni che ha partorito accordi mal negoziati con Big Pharma e fallendo anche nella
scelta preferenziale dei vaccini migliori.
Non c'è dubbio che di fronte al
potenziale di miliardi messo in opera dalle due superpotenze nella ricerca dell’anticovid,
l’Europa ha fatto la figura della botte fragile, ma d’altra parte non c’è un centro di
ricerca comune ai Paesi dell’Unione che possa competere nel mondo della battaglia contro i virus. Forse anche questo è un
campanello d’allarme che dovrebbe far riflettere chi combatte contro una
"più Europa". La Burocrazia ha scelto l’unica strada possibile rimastale contro la
globalità del covid: una
risposta comune dei 27 nell’acquisizione dei vaccini anche se alcuni paesi
hanno scelto il vaccino russo o cinese.
Ma come tutte le burocrazia anche questa di Bruxelles
è stata poco flessibile e ha
puntato a risparmiare. Difatti, la funzionaria U.E. Sandra
Gallina, che ha negoziato per conto della Commissione l’acquisto dei vaccini, ha voluto lesinare troppo sulla
salute degli europei e ora ne paghiamo lo scotto,
non ci sono i vaccini.Da qui la
sollecitazione del nostro Premier, che aveva ben presenti anche le ultime stime sulla crescita di
Moody’s (l’Italia e l’Eurozona cresceranno nel 2021 di un più
3,7 per cento contro il maggior sviluppo di Stati Uniti
più 4,7 e Cina più 7%) , ad una svolta senza la quale
l’Unione non riuscirà a superare la pandemia e competere sui mercati mondiali .Il nostro Presidente del Consiglio, che si era sentito nei giorni scorsi con il Presidente Francese Macron e la Cancelliera tedesca Merkel, ha spronato ancora una volta i leaders con il suo
"whatever it takes" ,
applicato questa volta non al salvataggio della moneta comune ma alla salvezza della salute comune e di conseguenza del sistema economico dell’intera Unione.
Insomma "
fare tutto quanto è necessario" per costringere
Big Pharma a rispettare le
consegne, anche ipotizzando il
blocco dell’export come hanno fatto gli Stati Uniti .
"Più Europa" per Draghi vuol dire
stare tutti insieme per battere un
virus veloce mentre la
Burocrazia è lenta e i cittadini cominciano a stancarsi ed a essere sfiduciati perché si riduce il loro
potere d’acquisto, cresce la
disoccupazione, ci sono più diseguaglianze e i giovani e le donne vedono svanire ogni prospettiva.