(Teleborsa) -
Altro tonfo per il mercato dell'auto tricolore, che registra ancora una perdita a due cifre a febbraio. Il Ministero dei trasporti ha annunciato infatti che la Motorizzazione ha immatricolato 142.998 autovetture in
diminuzione del 12,34% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. A gennaio c'era stato un calo del 13,93%.
Giù anche i
trasferimenti di proprietà di auto usate, che sono stati 303.046, con un
calo del 9,98% rispetto allo stesso mese del 2020. Nel mese di gennaio si era registrata una variazione pari a -23,47%.
Nel mese di febbraio 2021 il volume globale delle vendite (446.044 autovetture) ha dunque interessato per il 32,06% auto nuove e per il 67,94% auto usate.
Da inizio anno, le
immatricolazioni di auto nuove fanno segnare un
-13,12% per 277.145 veicoli registrati presso la Motorizzazione, mentre
l'usato evidenzia un
-16,75% a 562.290 unità.
La
Fiat ha registrato a febbraio un calo delle vendite del 18,16%, mentre
Lancia registra un pesante calo del 35% ed
Alfa Romeo del 54,57%. Più in generale, il Gruppo
Stellantis, che include oltre a
Jeep e
Chrysler anche
Peugeot, ha immatricolato 59.047 auto, con un calo del 13% rispetto a febbraio del 2020. La quota di mercato si porta al 41,3% dal 41,6% del 2020.
"Il dato sulle immatricolazioni di febbraio conferma la pesante condizione in cui versa il mercato dell'automotive, una situazione critica che fa presagire un drammatico e ulteriore peggioramento quando prevedibilmente a fine marzo, inizio aprile, i fondi destinati agli incentivi saranno esauriti", avverte Michele Crisci, Presidente dell'
UNRAE, l’Associazione dei produttori di auto esteri. Nel 2020 - ricorda - il settore ha sperimentato una perdita di fatturato pari a 10 miliardi di euro e le casse dello Stato mancate entrate da IVA per 1,8 miliardi.
Per il
Centro Studi Promotor il dato "non è positivo, ma non può essere considerato fortemente negativo", perché febbraio è stato l'ultimo mese di normalità prima della pandemia e perché si è molto ridotto il ricorso ai chilometri zero. Ad evitare un tracollo si sottolinea - sono stati gli incentivi statali. "Nel mese di aprile le vendite potrebbero essere ancora sostenute dagli incentivi già prenotati - avverte CSP - ma da maggio, l'effetto congiunto dell'accelerazione della pandemia e della fine degli incentivi potrebbe stritolare il mercato dell'auto".
UNRAE e CSP sollecitano quindi il governo a
rinnovare immediatamente gli incentivi per le auto ecologiche di prossima scadenza.