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Coronavirus, accelerazione dei contagi: preoccupa l'impatto delle varianti

Oggi più di 20mila nuovi casi. Bonaccini: accelerare la risposta, rischiamo di essere travolti. Bertolaso: si va verso la zona rossa in tutta Italia.

Economia, Salute e benessere
Coronavirus, accelerazione dei contagi: preoccupa l'impatto delle varianti
(Teleborsa) - È tornata molto alta la preoccupazione per l'aumento del numero di casi giornalieri in tutta Italia. "Il contagio è partito molto più veloce di prima a causa delle varianti. Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un'accelerazione nella risposta rischiamo di essere travolti. Noi come altre parti d'Italia", ha dichiarato il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha espresso tutta la sua sorpresa per le caratteristiche della variante inglese: "pare quasi essere un nuovo virus per diffusione e categorie d'età".

È pessimista sull'evoluzione della situazione epidemiologica anche il consulente del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana per il Piano Vaccinale Guido Bertolaso: "a me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa. La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, è più vulnerabile rispetto ad altre regioni, ma non sono preoccupato per questa regione più che per altre".

Oggi sono 20.884 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 358.884 tamponi totali (ieri 335.983) di cui 192.341 molecolari (ieri 154.603) e 166.543 test rapidi (ieri 181.380). Sale il rapporto positivi/tamponi a 5,81% (ieri 5,08%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno raggiunto quasi quota 3 milioni.

Sono 347 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 98.635 morti da inizio pandemia. Cresce sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 84 in meno, 2.411 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 193 in più rispetto a ieri (sono 19.763 in totale).

La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (4.590), seguita Campania (2.635), Emilia Romagna (2.456), Piemonte (1.537), Lazio (1.520), Veneto (1.272), Puglia (1.261) e Toscana (1.163).



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