(Teleborsa) - "Dal
rapporto Istat sulla povertà assoluta emerge uno
scenario davvero preoccupante. Questa lunga pandemia ha
ulteriormente penalizzato le
persone più fragili, come anziani con misere pensioni, donne e giovani ed aumentato le
diseguaglianze sociali. Si tratta di dati che fotografano una
situazione davvero drammatica perchè gli effetti della
crisi risultano ancora molto forti". Questo il commento di
Domenico Marrella, Segretario Generale Confael, la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, ai dati diffusi ieri dall’Istat che hanno evidenziato come nel
2020 un milione di persone in più è entrato in povertà assoluta, mentre le famiglie in povertà assoluta sono oltre
2 milioni, per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni.
Una situazione che deve essere affrontata immediatamente con
misure concrete. Per questo – sottolinea Marrella – "avanziamo una serie di richieste per far uscire i
lavoratori dalla povertà: impedire che il salario minimo venga fissato al di sotto della
soglia di povertà; divieto di erogare fondi pubblici ad aziende che rifiutano ai propri lavoratori il diritto alla contrattazione collettiva; porre fine all'esclusione di a
lcune categorie di lavoratori, come i collaboratori domestici o i giovani, dal
salario minimo stabilito per legge".