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Covid, nuove indicazioni anti-contagio: distanza di 2 metri e quarantena anche per i vaccinati

Un nuovo documento Inail-ISS-Ministero della Salute-AIFA sulle norme anti-contagio per nuove varianti e vaccinazione.

Economia, Salute e benessere
Covid, nuove indicazioni anti-contagio: distanza di 2 metri e quarantena anche per i vaccinati
(Teleborsa) - A pranzo sarebbe opportuno incrementare la distanza tra le persone a tavola "fino a 2 metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo". È una delle indicazioni contenute all'interno del documento “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione”, realizzato da Inail in collaborazione con ISS, Ministero della Salute e AIFA e pubblicato nella giornata di ieri (16 marzo, ndr).



Nel documento si spiega che ormai più del 50% delle infezioni a livello nazionale è dovuto alle varianti del Covid – in particolare da quella inglese – e ciò richiede nuove indicazioni per la prevenzione ed il contenimento.

Tra queste anche quella che sottolinea che chi è stato vaccinato può comunque contrarre il virus, anche se il rischio è più contenuto. Per tale ragione, anche chi è stato vaccinato dopo un'esposizione ad alto rischio con un caso Covid deve adottare le medesime indicazioni preventive valide per una persona non vaccinata, a prescindere dal tipo di vaccino ricevuto, dal numero di dosi e dal tempo intercorso dalla vaccinazione. Il vaccinato considerato “contatto stretto” deve osservare, purché sempre asintomatico, 10 giorni di quarantena dall'ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo al decimo giorno o 14 giorni dall'ultima esposizione.

Per coloro che hanno già contratto il virus in passato, il documento consiglia il vaccino in una sola dose dopo un arco di tempo che varia dai 3 ai 6 mesi dalla malattia, a meno che non sia immunodepresso: in quel caso sono previsti tempi più brevi e le iniziezioni salgono a due. La pubblicazione specifica inoltre che la durate della protezione del vaccino non è stata ancora definita.

Le nuove indicazioni si sommano a quelle più volte ripetute fino ad oggi e ciò l'utilizzo di dispositivi medici prescritti, l'igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni secondo la valutazione del rischio, indipendentemente dallo stato di vaccinazione, oltre all'adesione ad eventuali programmi di screening dell'infezione. Indicazioni che valgono per qualsiasi lavoratore, inclusi gli operatori sanitari, che anche se ha completato il ciclo vaccinale – per proteggere se stesso, gli eventuali pazienti assistiti, i colleghi, nonché i contatti in ambito familiare e comunitario – dovrà continuare a mantenere le stesse misure di prevenzione, protezione e precauzione valide per i soggetti non vaccinati, in particolare osservare il distanziamento fisico (laddove possibile), indossare un'appropriata protezione respiratoria, igienizzarsi o lavarsi le mani secondo procedure consolidate.

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