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Coronavirus in Italia, oltre 21mila nuovi casi. Ancora tante vittime

La Merkel fa dietrofront sul prolungamento del lockdown, massima allerta in Francia. Italia studia graduale piano riaperture dopo Pasqua

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, oltre 21mila nuovi casi. Ancora tante vittime
(Teleborsa) - Sono 21.267 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia, a fronte di poco più di 363 mila tamponi, tra antigenici e molecolari con il tasso di positività che si attesta al 5,8%. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 460. Questi i numeri del bollettino di oggi, mercoledì 24 marzo, diffuso dal Ministero della Salute.

"L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo, la media giornaliera delle somministrazioni è stata di quasi 170.000 dosi al giorno, più del doppio che nei due mesi precedenti. Questo è avvenuto nonostante il blocco temporaneo delle somministrazioni di AstraZeneca, che sono state in parte compensate con un aumento delle vaccinazioni con Pfizer. Ma il nostro obiettivo è portare presto il ritmo di somministrazioni a mezzo milione al giorno. Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti". Così il Presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione delle comunicazioni al Senato in vista del consiglio europeo, invitando anche i governatori "ad attenersi, sui vaccini, alle priorità indicate dal ministero della Salute".

Intanto, oggi, a sorpresa, la Cancelliera Merkel ha fatto dietrofront sullo stop di tutte le attività fra il primo e il 5 aprile, compresi i supermercati, annunciato appena due giorni fa. "Decisione non realizzabile in poco tempo, chiedo scusa ai cittadini".

Massima allerta in Francia. "L'epidemia sta accelerando ovunque": lo ha affermato, al termine del Consiglio dei ministri, il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, annunciando "concertazioni" per la chiusura probabile di altri 3 dipartimenti. "Dovunque sul territorio, l'epidemia accelera - ha detto Attal - per arginare il virus, dobbiamo limitare gli spostamenti e chiudere qualcosa".

Sull'export dei vaccini, intanto, arriva la stretta dell'UE mentre si alza l'asticella della tensione con AstraZeneca. "L'Unione europea non sarà lo zimbello della vaccinazione", ha detto Attal parlando della questione.
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