(Teleborsa) - Registra segni di miglioramento l'attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell'indice PMI manifatturiero di marzo, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di
52 punti, in calo rispetto ai 51,4 punti di febbraio.
L'indicatore è ancora ancora al di sopra della soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione e crescita.
La stima flash del PMI dei
servizi contemporaneamente indica invece un aumento del settore terziario, con il relativo indice che sale a 46,5 punti dai 46,3 precedenti.
L'indice PMI composito è salito a 48,3 dai 48,2 punti di marzo. "L'attività delle imprese del settore privato giapponese è rimasta contenuta alla fine del primo trimestre del 2021, poiché i dati del PMI hanno indicato un
continuo deterioramento dell'attività imprenditoriale - ha commentato
Usamah Bhatti, economista di IHS Markit - Anche i nuovi ordini si sono ridotti, tuttavia il ritmo della contrazione è stato il più debole nell'attuale sequenza di calo di 14 mesi"
"Una
nota positiva è stata il più forte
aumento dei livelli di occupazione da gennaio 2020 tra le aziende del settore privato in Giappone - ha aggiunto - Questo è avvenuto anche perché il settore servizi ha registrato il ritmo più rapido di creazione di posti di lavoro da maggio 2019".