(Teleborsa) - Al termine della due giorni di politica monetaria di marzo, la
Bank of Japan (BOJ)
ha introdotto alcune novità nella sua strategia per rendere più sostenibile la sua politica monetaria ultra espansiva. Secondo
Christoph Siepmann, Senior Economist di Generali Investments, la BOJ intende utilizzare la flessibilità aggiuntiva per
agire sui tassi di interesse.
"La BOJ ha sostanzialmente definito tre modifiche, di cui solo una ha il potenziale per un effetto più duraturo", spiega Siepmann, ricordando che la banca centrale nipponica ha mantenuto il suo approccio di
controllo della curva dei rendimenti, fissando per il tasso a breve termine un obiettivo dello 0,1% e per quello a 10 anni dello 0%.
"Come primo aggiustamento, ha ampliato di 5 punti base (fino +/- 0,25%) la banda in cui i rendimenti dei titoli JGB a 10 anni possono fluttuare - evidenzia l'economista - Abbandonerà inoltre l’obiettivo fisso annuale di
acquisti di ETF. Ancora più importante, la BOJ ha
introdotto uno schema che le potrebbe consentire di tagliare i tassi di interesse pur riconoscendo in modo flessibile interessi più alti alle banche commerciali. Sebbene lo schema sia complicato, potrebbe mitigare gli effetti collaterali negativi sulla redditività delle banche".
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Ciò solleva la questione se la BOJ stia per tagliare i tassi ufficiali, e noi pensiamo sarà così", sentenzia Siepmann. "La compensazione per le banche sarebbe solo parziale e inoltre il successo della politica dei tassi di interesse negativi sull'inflazione giapponese non è stato finora del tutto soddisfacente - spiega - In aggiunta, considerando l'aumento dei rendimenti a livello internazionale, la BOJ dovrebbe assorbire ancora più titoli JGB, con ulteriori ripercussioni sugli assicuratori vita".