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Alitalia, ok del MEF al passaggio di cassa dei 24,7 milioni di ristori autorizzati dall'UE

I sindacati chiedono che vengano subito utilizzati per pagare gli stipendi dei dipendenti.

Economia, Trasporti
Alitalia, ok del MEF al passaggio di cassa dei 24,7 milioni di ristori autorizzati dall'UE
(Teleborsa) - Gli stipendi ai dipendenti di Alitalia potrebbero essere pagati in settimana. La notizia è arrivata direttamente dai sindacati che questa mattina hanno incontrato il sottosegretario al MEF Claudio Durigon che ha riferito loro che il Ministero ha disposto il passaggio di cassa dei 24,7 milioni di ristori autorizzati dalla Ue alla compagnia.



"Siamo stati ricevuti dal sottosegretario Claudio Durigon – ha spiegato il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi – che ci ha anticipato che è stata data disposizione per il trasferimento della tranche autorizzata dalla Ue di 24,7 milioni di euro alla compagnia. Domani ai commissari chiederemo che questi soldi siano utilizzati per pagare gli stipendi". "Abbiamo inoltre chiesto di attivare un tavolo interministeriale sulla nuova ITA, sul quale Durigon ha assicurato il suo impegno – ha aggiunto – con la richiesta che nel nuovo decreto sullo scostamento di bilancio ci sia una soluzione che permetta all'Alitalia di affrontare la stagione estiva e nel frattempo lavorare per dotare ITA degli asset necessari, oppure far partire ITA da subito in discontinuità come chiede l'Unione europea".

Quest'ultima opzione era stata caldeggiata dai sindacati che questa mattina prima dell'incontro al MEF hanno manifestato di fronte alla sede del ministero dello Sviluppo economico. "Vogliamo che i lavoratori abbiano lo stipendio e che il Governo si decida a far partire ITA anche senza il permesso della Ue, perché è la palese che Bruxelles non vuole vuole una grande compagnia", aveva detto prima dell'incontro lo stesso Tarlazzi ad Askanews. Una posizione che era stata condivisa anche da Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl: "il Governo attivi immediatamente tutte le operazioni volte a far decollare Ita, la nuova società che dovrà ereditare da Alitalia la missione di compagnia di bandiera. Altrimenti le lungaggini decisionali di Bruxelles affosseranno il progetto, con danni ingenti per il nostro Paese".

"È fondamentale che il nuovo Esecutivo assicuri in tempi rapidissimi il decollo di Ita – aveva aggiunto – siamo 'in guerra' per combattere il Covid a colpi di vaccini, ma con lo stesso spirito dobbiamo impedire che l'economia vada a rotoli. Per il nostro trasporto aereo la priorità è evitare che lo stallo dell'attuale compagnia di bandiera si ripercuota su quella futura".

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