(Teleborsa) - "Resteremo la
casa dello sport in Tv, anche se non dovessimo avere i diritti per trasmettere la Serie A". Lo ha affermato il numero uno di Sky
Maximo Ibarra in una intervista a La Repubblica, dopo che
l'azienda ha perso la partita dei diritti TV sulle partite di calcio della Serie A.
Il manager ha spiegato che la media company
utilizzerà i 750 milioni non spesi per i diritti del calcio
"per altri scopi", ad esempio per l'acquisto di
diritti diversi dal calcio, per la produzione di
nuovi contenuti grazie alla piattaforma europea Sky Studiose per la piattaforma
Sky Q.
Per quanto riguarda il
calcio - ha precisato Ibarra -
"continueranno ad esserci almeno 400 partite l'anno": dagli Europei che saranno trasmessi sino a luglio a Champions League ed Europa League nella prossima stagione e, ancora, Europa Conference League, Premier League e Bundesliga. Oltre al calcio il manager cita anche
Moto Gp, Formula Uno, tennis, basket e rugby.
Quanto alla
possibilità di far ricorso contro la scelta della Lega Calcio, Ibarra ammette che "se l'accordo tra Dazn e
TIM avesse come obiettivo quello di escludere che la serie A possa essere trasmessa su tutti i device e su tutte le piattaforme, allora sarebbe
un tema da valutare molto attentamente", ma Sky è
"sempre aperta" ad una trattativa con Dazn.