(Teleborsa) - Il
saldo finanziario di competenza dell'Inps nel 2020 è
negativo per 5,7 miliardi di euro. È quanto emerge dal
Pre-Rendiconto sociale 2020 elaborato dal
Consiglio di Indirizzo e Vigilanza e presentato oggi da
Guglielmo Loy, presidente del Civ dell'Inps, assieme al
Rendiconto sociale Inps 2019.Nel documento si chiarisce che il
dato è migliore delle previsioni ma peggiore per oltre 12 miliardi sul 2019. Il
gettito contributivo nell'anno dalla pandemia da Covid è stato pari a
225,5 miliardi di euro, in diminuzione di circa 11 miliardi di euro sul consuntivo 2019 e in aumento di oltre quattro miliardi (+1,9%) rispetto alle previsioni assestate nell'ottobre 2020. Le
uscite per prestazioni istituzionali si attestano a 360 miliardi di euro, in aumento di 29 miliardi rispetto al consuntivo de 2019 ed in riduzione di circa 11 miliardi di euro (-3,2%) rispetto ai 371 miliardi di euro delle previsioni assestate. L'attenuazione delle più negative previsioni elaborate nell'ottobre scorso – scrive il Civ – è sostanzialmente legato al
minor ricorso alle misure di sostegno al reddito. Si stima, infatti, un
utilizzo delle ore di cassa integrazione pari al 40% rispetto alle ore autorizzate. In pratica con l'esplosione della pandemia e l'introduzione degli ammortizzatori sociali con causale Covid sono stati
autorizzati 1,9 miliardi di ore di cassa integrazione ordinaria con
meno di 700 milioni di effettivo utilizzo (il 35%) mentre sono stati
autorizzati 981 milioni di cassa in deroga con un
utilizzo di 494 milioni e un tiraggio del 50%. Se si considerano tutti gli
ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (Cigo, cigd e Fondi di solidarietà) con causale Covid le ore autorizzate tra il primo aprile e il 31 dicembre 2020 sono state
oltre quattro miliardi. Le aziende si sono assicurate le ore di fermo salvo poi non usarne neanche la metà, soprattutto nel periodo estivo, grazie alla ripresa produttiva. In vista dell'uscita dell'emergenza la riforma degli ammortizzatori sociali e il rilancio delle politiche attive del lavoro saranno centrali per la ripresa. Il
ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo alla presentazione del Rendiconto ha sottolineato che esistono "resistenze al cambiamento sugli ammortizzatori sociali legato all'accumularsi degli strumenti" ma che bisogna affrontarle guardando all'obiettivo di un ammortizzatore universale che tuteli tutti i lavoratori.
La
spesa di carattere pensionistico rimane sostanzialmente invariata e si attesta a
268,5 miliardi di euro. Le entrate a copertura delle prestazioni poste a carico del bilancio dello Stato (invalidità civile, assegni sociali, prestazioni Covid ecc) nonché dei disavanzi delle gestioni previdenziali sono state pari a 143 miliardi, in crescita di 28,47 miliardi rispetto ai 114,52 del 2019. L'anno ha visto il calo degli invalidi civili (oltre 52.000 in meno il saldo) ma la crescita della giacenza delle domande di invalidità che hanno raggiunto quota 1,8 milioni (1,3 delle quali per la prima visita). È aumentato anche il tempo medio di gestione delle pratiche con 34 giorni in più e 154 giorni medi.