(Teleborsa) - Per rilanciare l'economia post-pandemia, ma anche per valorizzare i caratteri distintivi del proprio sistema produttivo, la
regione Marche dovrà attuare soprattutto interventi sulle
infrastrutture e sulla
logistica e investimenti nel campo della
digitalizzazione. A sostenerlo è lo studio "L'economia marchigiana – le 5 eccellenze da cui ripartire" coordinato da Andrea Montanino, Chief Economist del gruppo CDP, che è stato presentato al primo incontro regionale di "Spazio Imprese", a due mesi dall'
inaugurazione della sede di Ancona di Cassa Depositi e Prestiti.
Un piano di investimenti su infrastrutture e digitale può aiutare a superare le criticità strutturali legate alla dimensione d'impresa, alla capacità d'innovazione, all'attrazione di manodopera qualificata, alla
frammentazione territoriale tra costa ed entroterra e alla capacità di penetrazione sui mercati internazionali. Inoltre, secondo lo studio, è auspicabile che la regione sviluppi strategie territoriali coordinate con le
regioni limitrofe (in particolare Abruzzo e Umbria, caratterizzate da un tessuto economico-produttivo simile e da dimensioni comparabili), con l'obiettivo di condividere le migliori esperienze e sviluppare tutte le possibili sinergie.
"La regione Marche dispone di molte eccellenze da cui ripartire - ha commentato
Paolo Calcagnini, vice direttore generale di CDP - Pensiamo, ad esempio, al sistema manifatturiero distrettuale, che colloca la regione al terzo posto per numero di distretti e al primo posto per quota di occupati in manifattura e può rappresentare la base per inserire le aziende marchigiane nelle filiere più strategiche a livello europeo".
"L'apertura della sede di Ancona, avvenuta due mesi fa, vuole testimoniare l’impegno di CDP per favorire la ripresa del sistema produttivo ed economico della regione, ancor di più in questo momento di incertezza legato all’emergenza da Covid-19", ha aggiunto Calcagnini. Il sostegno alle imprese del territorio, da parte di CDP, aveva già caratterizzato il periodo precedente l'apertura della sede: dal 2019 ad oggi, sono state supportate oltre
3.150 imprese marchigiane per un totale di circa
690 milioni di risorse erogate.
Le aziende coinvolte sono Large Corporate, Mid Cap e PMI operanti in diversi settori rilevanti per il territorio italiano, fra i quali si evidenziano
agroalimentare, manifatturiero, informatico, infrastrutturale, impiantistico e edile. Fra le principali operazioni dirette finalizzate nelle Marche da Cassa Depositi e Prestiti, ci sono, ad esempio, quelle con Filippetti, Gruppo Fileni, Cooperlat, Profilglass e Renco.