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Coronavirus in Italia, tasso positività scende al 5,1%. Ancora tante vittime

In arrivo questa settimana circa due milioni e duecentomila dosi di vaccino

Economia, Salute e benessere
Coronavirus in Italia, tasso positività scende al 5,1%. Ancora tante vittime
(Teleborsa) - Sono 9.789 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia, a fronte di poco più di 190 mila tamponi, tra antigenici e molecolari con il tasso di positività che scende al 5,1 %. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 358 vittime. Questi i numeri del bollettino di oggi, diffuso dal Ministero della Salute.

In forte rialzo, in Campania, l'indice di positività. Ha raggiunto, infatti, il 14,63% con 1.386 casi rispetto al 10,75% precedente ma con un minor numero di tamponi molecolari (9.473 rispetto ai 17.231 del dato precedente.

In arrivo questa settimana circa due milioni e duecentomila dosi di vaccino. Nello specifico da oggi, fino a mercoledì, è previsto un nuovo carico settimanale di Pfizer, con notevole aumento: circa un milione e mezzo di dosi. A queste, si aggiungeranno poi altre 400mila di Moderna. Domani 360mila dosi saranno stoccate nell'hub della Difesa a Pratica di Mare. Di queste, 184.800 riguardano il primo carico di Johnson & Johnson mentre altre 175.200 sono di AstraZeneca.

Oltre 4,2 milioni i vaccini che verranno complessivamente consegnati tra il 15 e il 22 di aprile alle strutture sanitarie delle Regioni. In particolare è prevista la distribuzione di oltre tre milioni di Pfizer suddivisi in due mandate di 1,5 milioni, circa mezzo milione di Vaxzevria, oltre 400 mila di Moderna, e di più di 180 mila di Johnson & Johnson. Per la settimana 16-22 aprile si stimano circa 315 mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2.200 punti vaccinali in tutta Italia attivi. E' quanto comunica in una nota la struttura Commissariale per l'Emergenza Covid del generale Francesco Figliuolo.

La pandemia di Covid-19 "ha mostrato che la capacità produttiva globale non è sufficiente a fornire i vaccini e altri prodotti sanitari essenziali in modo rapido ed equo dove è più necessario". E' quanto ha sottolineato in conferenza stampa il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus
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