(Teleborsa) - Ottimizzare
l'efficienza dei fondi dell'UE utilizzati nell'interesse pubblico per far fronte a crisi come le calamità naturali e le emergenze sanitarie, rafforzando per giunta gli
organi di gestione delle catastrofi e delle crisi che operano a livello dell'UE, ad esempio nell'ambito dell'Unione europea della salute e del meccanismo di protezione civile dell'UE.
Con questa finalità la Commissione europea - chiarisce una nota - ha proposto oggi di
esentare dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) i beni e i servizi che insieme agli organi e alle agenzie dell'Unione mette a disposizione di Stati membri e cittadini in tempi di crisi. Questa proposta è in linea con l'esperienza maturata nel corso della pandemia che ha insegnato tra altre cose che l'IVA applicata ad alcune transazioni finisce per costituire un fattore di costo negli appalti, mettendo a dura prova i
bilanci più limitati.Una volta effettive, le nuove misure permetteranno alla
Commissione e alle agenzie e organi dell'UE di importare e acquistare in esenzione dall'IVA i beni e i servizi da distribuirsi in risposta a un'emergenza nell'UE. I destinatari possono essere Stati membri o terzi, come autorità o istituzioni nazionali (ad es. ospedali, un'autorità sanitaria o altra autorità nazionale di risposta alle catastrofi).
Tra i
beni e i servizi che rientrano nell'esenzione proposta rientrano: test diagnostici, materiali diagnostici e attrezzature di laboratorio; dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti, respiratori, maschere, camici, prodotti e attrezzature per la disinfezione; tende, letti da campo, abbigliamento e alimenti; attrezzature di ricerca e salvataggio, sacchi di sabbia, giubbotti di salvataggio e gommoni;
antimicrobici e antibiotici, antidoti contro le minacce chimiche, cure per lesioni da radiazioni, antitossine, compresse di iodio; prodotti del sangue o anticorpi; dispositivi di misurazione delle radiazioni; sviluppo, produzione e approvvigionamento dei prodotti necessari, attività di ricerca e innovazione, costituzione di scorte strategiche di prodotti; licenze al settore farmaceutico, strutture di quarantena, sperimentazioni cliniche, disinfezione dei locali ecc.
La proposta sarà ora trasmessa al
Parlamento europeo e al Consiglio per l’adozione.