(Teleborsa) -
L'idrogeno rinnovabile potrà essere trasportato con le attuali infrastrutture del gas, purché rispettino gli standard internazionali che definiscono i criteri di compatibilità à di tubazioni in acciaio nuove ed esistenti per il trasporto di idrogeno. Una grande
opportunità per l'Italia e per Snam, che grazie a
RINA ha avviato la
certificazione della sua estesissima rete lunga 33mila chilometri.
Il tema del trasporto dell'idrogeno è cruciale nella transizione energetica. perché le energie rinnovabili non sono programmabili, quindi devono essere stoccate e trasportate. Questo può essere fatto con l’idrogeno che, però, non viene sempre prodotto dove c’è necessità di utilizzo e va quindi trasportato tramite le infrastrutture esistente del gas naturale. Appare dunque
fondamentale analizzare la valutazione delle performance delle infrastrutture esistenti, ma anche la produzione di materiali e componenti adeguati per le nuove realizzazioni, in linea con
riconosciuti standard internazionali.
RINA, che ha il ruolo di supportare le aziende impegnate nella transizione "green", si occupa della
verifica della compatibilità delle linee gas esistenti per il trasporto dell’idrogeno
, che può avvenire sia attraverso
analisi e verifiche sulle classi dei materiali che compongono le reti, sia tramite
prove specialistiche di laboratorio.
"Per l’Italia si tratta di una grande opportunità visto che possiede la più estesa infrastruttura gas d’Europa", sottolinea
Ugo Salerno, CEO di RINA, aggiungendo "
stiamo lavorando con Snam per certificare la compatibilità della sua rete (oltre 33 mila km) al trasporto dell’idrogeno via tubo. Le attività congiunte includono anche
prove in laboratorio, che hanno dato finora
esito positivo, e si proseguirà con ulteriori test complessi a pressioni elevate".